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L’Emilia-Romagna resta arancione, ma i negozi riaprono nel weekend

Il presidente della Regione, avanza ipotesi sul ritorno al giallo dalla prossima settimana e annuncia: "Vorrei riaprire le scuole a dicembre"

Pubblicato:27-11-2020 10:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:39
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stefano bonaccini
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BOLOGNA- Stefano Bonaccini conferma i timori delle ultime ore: l’Emilia-Romagna tornerà zona gialla, ma non da oggi. Si resta insomma in arancione per un’altra settimana. “Poco meno di due settimane fa siamo diventati zona arancione, credo che i numeri dicano che possiamo tornare zona gialla ma presumo che ci andremo la prossima settimana”, ha detto questa mattina il presidente della Regione in collegamento con Omnibus, trasmissione di La7.

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“L’importante- sottolinea- è che le cose stiano andando decisamente meglio, per ridurre un numero di decessi ancora troppo alto nel paese, il numero di ricoverati e il numero di ricoverati in terapia intensiva, anche se in questi ultimi due casi la curva sta cominciando a scendere”. In ogni caso, sottolinea il governatore, “è il ministero che decide. Ma guardando i giorni e i numeri, noi diventeremo zona gialla nei prossimi giorni, cioè non oggi o domani”.


NEGOZI APERTI GIÀ DA DOMENICA

In compenso però la Regione alleggerirà la situazione degli esercizi commerciali, che potranno riaprire già questa domenica. Oggi sarà infatti rivista l’ordinanza regionale in scadenza: si tratta di quel pacchetto supplementare di misure che furono prese due settimane fa insieme a Veneto e Friuli Venezia-Giulia, allora tutte in zona gialla. “È probabile che quell’ordinanza regionale un po’ la sfumiamo- conferma Bonaccini- Siccome tenevamo chiusi i negozi la domenica credo che oggi decideremo di riaprirli già da questa domenica e permetteremo i corsi a livello individuale, se non ancora quelli collettivi, che avevamo sospeso. Siccome le cose vanno meglio la parte dell’ordinanza regionale cominciamo un po’ ad allentarla, visto che le misure restrittive stanno pagando in termini di riduzione della curva. Noi avevamo un Rt che era attorno all’1,64 poche settimane fa- ricorda ancora Bonaccini- stiamo scendendo a poco sopra l’1. Le cose vanno decisamente meglio”.

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BONACCINI: “VORREI RIAPRIRE LE SCUOLE GIÀ A DICEMBRE”

Sulla scuola “ho una idea leggermente differente, io sarei per cercare di aprirla anche già durante dicembre”, dice il presidente dell’Emilia-Romagna, che non condivide dunque fino in fondo la riapertura delle scuole superiori oggi in didattica a distanza dopo le vacanze di fine anno, a gennaio, come è intenzionato a fare il Governo. Ma “credo che non si possa ovviamente su questi temi fare cose differenti gli uni dagli altri” e del resto le Regioni, come ricorda sempre il presidente, possono solo restringere ulteriormente le misure anti-Covid nazionali, non alleggerirle. In ogni caso “credo che di scuola si sia parlato troppo poco- afferma Bonaccini- La scuola è anche socialità e relazioni e noi stiamo rischiando di non comprendere fino in fondo il prezzo che stiamo facendo pagare a tanti ragazzi e ragazze”. Per quanto riguarda la ripresa in presenza “non si tratta di qualche settimana in più o in meno, bisogna lavorare bene e quando si ripartirà si parta bene”. “Se sono i primi di gennaio- aggiunge il governatore Pd- è comunque un tempo non troppo lontano, tra poco più di un mese. Credo però che non bisogna sottovalutare cosa significhi per tanti ragazze e ragazzi di questo paese aver per tantissimi mesi rinunciato alla didattica in presenza. Il tema della scuola va messo come centrale, perché dobbiamo investire sui ragazzi di questo paese”.

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Quanto riapriranno, a questo punto probabilmente a gennaio, le scuole dovranno fare i turni anche al pomeriggio per alleggerire il trasporto pubblico ed evitare quegli assembramenti che “abbiamo visto troppe volte” prima che le superiori passassero a distanza. Bonaccini non arriva ad ipotizzare turni anche al sabato e alla domenica come fa oggi in una intervista il ministro ai Trasporti Paola De Micheli (“Non l’ho ancora letta”, precisa il governatore), ma avvisa: “In fasi straordinarie si prendono anche misure straordinarie. Piuttosto che fare ancora lezioni in dad, penso che qualche sacrificio per permettere le lezioni in presenza sia meglio”.

Del resto, con i mezzi pubblici al 50% della capienza è chiaro che bisognerà inventarsi qualcosa per riaprire le scuole. In Emilia-Romagna, ricorda Bonaccini, “abbiamo aumentato di circa 400 mezzi” il trasporto pubblico “ricorrendo anche a mezzi privati, ma mentre nell’extraurbano è semplice e utile usare i bus turistici, nell’urbano per dimensioni e caratteristiche questi mezzi non hanno conformità o non sono utili come quelli ‘normali’. Ma bisogna darsi da fare- insiste Bonaccini- perché siccome la capienza scenderà al 50% per evitare sovraffollamenti credo servirà che le direzioni scolastiche organizzino turni anche pomeridiani. Se si suddividerà” la presenza degli studenti “non solo sulle mattine ma anche sulle prime ore pomeridiane probabilmente sarà più facile organizzare il tutto”, afferma ancora il governatore Pd.

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