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Imprese, Liberisti Italiani: “Le più tassate del mondo, questa è la vera emergenza”

“La Banca Mondiale conferma quel che noi diciamo da molti anni inascoltati come Sos partita Iva"

Pubblicato:27-11-2019 09:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:40
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ROMA – “La Banca Mondiale conferma quel che noi diciamo da molti anni inascoltati come Sos partita Iva: l’Italia è un inferno fiscale e uno Stato anti-impresa che mortifica la creatività imprenditoriale degli italiani, sopprime le libertà economiche e lede i diritti dei contribuenti, per questo siamo in campo per la costruzione del movimento politico Liberisti Italiani”. Così il presidente di Sos partita Iva e fondatore del movimento politico Liberisti Italiani, Andrea Bernaudo, parlando del report realizzato da Banca Mondiale e PwC ‘Paying Taxes 2020’ che conferma l’Italia primo in classifica nel mondo per pressione fiscale e contributiva sulle attività produttive.

“Secondo Banca Mondiale il ‘total tax and contribution rate’ è al 59%, e non si tiene conto del costo più alto di energia, carburante e burocrazia, quindi il dato complessivo della pressione fiscale diretta ed indiretta sommata ai contributi è – su chi rischia e produce – ancora più alto del già folle 59% decretato dal report di Banca Mondiale. Non ci sono altre priorità, questa è la vera e prima emergenza in Italia. Ultimi in classifica sulle libertà economiche, primi nel mondo per pressione fiscale, così affondiamo. Eppure se accendi la tv i problemi sembrano altri e anzi sembra che l’emergenza sia l’evasione fiscale. Oramai- continua Bernaudo- a smontare la propaganda statalista ci sono i numeri. Il gettito e la pressione fiscale sulle imprese crescono costantemente, e cresce, anziché diminuire parallelamente anche il debito e la spesa pubblica. Solo il Pil è inchiodato. Questo governo e quelli che lo hanno preceduto e tutti i partiti politici mainstream ci hanno portato sull’orlo del baratro, zavorrano l’economia reale, limitano quindi il benessere dei cittadini/contribuenti, piombano il Paese e le sue prospettive, il suo futuro”.

“Serve un’alternativa politica e culturale, un’altra vision. Noi ci vedremo a Roma il 15 febbraio per fondare i Liberisti Italiani, perché questo Paese ha innanzitutto bisogno di essere liberato dalla cappa statalista e tassaiola che lo opprime e si può fare solo con una cura liberista intransigente, presto presenteremo il programma che stiamo scrivendo con professionisti, imprese e mondo accademico” conclude Bernaudo.


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