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Violenza donne, formazione e informazione per ‘educare i maschi’

Nel 2017 le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza sono state 49.152, di queste 29.227 hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza

Pubblicato:27-11-2018 15:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:50

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ROMA – Nel 2017 le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza sono state 49.152, di queste 29.227 hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza. Numeri che ci raccontano di una realtà ancora attuale, di una società che ha la necessità di promuovere una corretta cultura della relazione uomo-donna per rafforzare il messaggio che una società libera dalla violenza e dagli stereotipi di genere è una società migliore. E’ lo scopo del convegno ‘Insieme contro la violenza di genere’, che si è svolto oggi presso il Centro Alti Studi per la Difesa di Roma con la partecipazione di rappresentanti del mondo accademico e di diverse amministrazioni pubbliche impegnate sul tema.

“La volontà di organizzare questo convegno- ha dichiarato Cristiana D’Agostino, fra le organizzatrici dell’evento e Presidente del Cud, Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, del Ministero della Difesa- è nata dal contributo di idee del Cud della Difesa che ha inteso portare la propria partecipazione, i propri studi e le proprie attività al servizio del Ministero collaborando anche con altre istituzioni che lavorano sul tema. Abbiamo avviato una serie di azioni formative e informative per divulgare la nostra azione, per rendere partecipe il personale e per valorizzare il personale stesso della Difesa, in particolare la componente civile, in questa azione di civilizzazione e di miglioramento della società tutta”.


Diversi gli argomenti trattati: dal panel ‘La tutela della giurisdizione ordinaria’ curato da Marisa Mosetti, giudice del Tribunale di Roma, a quello sul ‘Protocollo operativo EVA della Polizia di Stato a cura di Elisabetta Mancini, direttrice dell’ufficio Affari generali Direzione centrale Anticrimine, passando per l’intervento ‘Il ruolo e le funzioni del Consigliere di Parità’ di Francesca Bagni Cipriani, Consigliera nazionale di Parità.

L’intento è di riflettere su come creare sinergie virtuose e favorire un percorso condiviso tra i soggetti istituzionali coinvolti. Fondamentale, a questo scopo, cambiare i comportamenti delle persone coinvolgendo gli uomini e aiutando le donne ad abbattere le barriere socio-culturali che sono all’origine della violenza, identificando i cambiamenti che vorrebbero vedere nelle loro case, scuole e comunità.

“L’educazione è il fondamento per lavorare su questa tematica- ha dichiarato Daniela Angelina Lombardo, consigliera di fiducia del Ministero della Difesa- un’educazione una sensibilizzazione che deve essere fatta sin dalla tenera età”.

Il convegno è stato arricchito da un contributo artistico con la narrazione, supportata da una videoproiezione, di un femminicidio tratto da una storia vera.

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