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Tg Ambiente, edizione del 27 novembre 2018

Si parla di: Nel 2021 62% elettricità Enel a zero emissioni; Ecoreati, 2.000 denunce dal 2015. Cobat: “La legge funziona”

Pubblicato:27-11-2018 11:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:50
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NEL 2021 62% ELETTRICITA’ ENEL A ZERO EMISSIONI

Enel sempre più verde. Nel Piano strategico 2019-2021 il Gruppo prevede investimenti lordi totali per 27,5 miliardi, in aumento del 12% rispetto al piano precedente. Di questo volume il 42% andrà alle Rinnovabili, il 40% alle Reti e solo il 9% alla Generazione Termoelettrica. Insomma, circa 10,6 miliardi verranno investiti in rinnovabili, ancora una volta motore della crescita di Enel. L’aumento della capacità rinnovabile dovrebbe essere pari a ulteriori 11,6 GigaWatt, a fronte di una riduzione della capacità di generazione termoelettrica di circa 7 GigaWatt. Di conseguenza, nel 2021 il 62% dell’energia prodotta dal Gruppo Enel sarà a zero emissioni rispetto al 48% previsto per il 2018.


ECOREATI, 2MILA DENUNCE DAL 2015. COBAT: “LEGGE FUNZIONA”

La legge sugli ecoreati sta funzionando. Complessivamente, da giugno 2015 al 31 maggio di quest’anno, sono stati avviati 1.265 procedimenti con 1.916 denunciati e 193 arrestati. ”Laddove c’erano delle infrazioni continue alla legalita’- ha affermato il presidente di Cobat, Giancarlo Morandi- adesso ci sono gli strumenti per porre fine a un crimine che e’ odioso”. In particolare nel 2017, anno in cui i delitti contestati sono passati da 173 a 303, il 75% in più rispetto al 2016. Merito dei 4.578 controlli effettuati su tutto il territorio nazionale. E’ raddoppiato il numero dei reati contestati di disastro ambientale, da 13 a 24, con 48 denunce e 7 arresti. Per inquinamento ambientale, invece, l’anno scorso sono state denunciate 322 persone e 19 societa’. In 9 sono stati arrestati. Per sospetta maladepurazione, in Calabria sono stati sequestrati 14 impianti.

ECONOMIA CIRCOLARE PER LA CENTRALE NUCLEARE DI GARIGLIANO

Riciclare una centrale nucleare nell’ottica dell’economia circolare. E’ la sfida di Sogin, la società incaricata dallo Stato del decomissioning dell’impianto di Garigliano a Sessa Aurunca in provincia di Caserta. I rifiuti prodotti dallo smantellamento del rotore e dell’alternatore sono composti da ferro, rame e plastica. Una volta estratti saranno portati a Brescia e diventeranno nuove materie ‘sane’. L’intero alternatore sarà portato via con quattro viaggi nel giro di una settimana. Le circa 400 tonnellate di rifiuti saranno allontanate dal sito dopo esser state opportunamente controllate e il 96% sarà riutilizzato.

CIBO A ‘SPRECO ZERO’, LAST MINUTE MARKET E ANCI PREMIANO LE BUONE PRATICHE

Comune di Maranello, Consorzio Bestack, istituto ‘Pacinotti’ di Taranto e la cittadina Valentina Brengola. Sono i vincitori del Premio Vivere a Spreco Zero 2018, giunto alla sua sesta edizione e promosso dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in sinergia con il ministero dell’Ambiente e il progetto 60 Sei ZERO dell’universita’ di Bologna-Distal, in collaborazione con l’Anci e la rete Sprecozero.net. I vincitori sono stati annunciati il 22 novembre scorso nella sede Anci di Roma, alla presenza del presidente Antonio Decaro, sindaco di Bari, di Andrea Segre’, fondatore di Last Minute Market/Spreco Zero e curatore del premio. Sono verdura e frutta fresca a finire più spesso in pattumiera, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi, con una media di ben 36 kg pro capite di cibo buttato ogni anno. Maggiori protagoniste dello spreco alimentare in Italia sono le nostre case, come emerge dal Rapporto 2018 dell’Osservatorio Waste Watcher 2018 di Last Minute Market/Swg Contromisure antispreco.

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