ROMA – Sono stati più di 10mila i somali costretti a lasciare le proprie abitazioni per rifugiarsi nella capitale Mogadiscio nel solo mese di novembre: lo ha calcolato l’ong norvegese Norwegian Refugee Council (Nrc). Questi sfollati si aggiungono a circa un milione di persone che da gennaio sono sfollati a causa della siccità e degli scontri tra le forze governative e il gruppo islamista Al-Shabaab.
“I campi che ospitano i rifugiati sono allo stremo” ha detto Victor Moses, direttore di Nrc in Somalia. “Sono sovraffollati e ultimamente stanno arrivando per lo più famiglie. Molti scappano sia dalla siccità che dalla violenza e questa doppia crisi li può spingere oltre il limite”. Moses ha poi fatto appello alle nazioni coinvolte nel conflitto affinchè la smettano con i bombardamenti.
Il governo somalo, nel conflitto contro Al-Shabaab, riceve supporto aereo da Stati Uniti e Kenya. In Somalia è dispiegata una missione di pace dell’Unione Africana, che pure sostiene l’esecutivo di Mogadiscio.
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