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L’agricoltura? “Ha perso 14 miliardi in 10 anni”. I dati di Coldiretti

"Ogni giorno sparisce terra agricola per un equivalente di 400 campi da calcio e quella disponibile non si riesce piu’ ad assorbire adeguatamente la pioggia"

Pubblicato:27-11-2016 11:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:21

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meteo_maltempo3ROMA – L’ondata di maltempo “fa salire il conto dei danni all’agricoltura che, per effetto dei cambiamenti climatici con gli eventi estremi, ha perso piu’ di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio, tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali”. E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati del Crea, nel commentare la devastazione provocata dalle acque nelle campagne, dal Piemonte alla Liguria, dalla Calabria alla Sicilia.

“Questa volta sono finiti sott’acqua – sottolinea la Coldiretti – migliaia di ettari di terreno con inondazioni di serre e allevamenti, raccolti distrutti e coltivazioni perdute, dalle piante aromatiche alle nocciole del Piemonte fino agli agrumi in Sicilia con il 50% della produzione tra Ribera e Sciacca che è andata perduta, ma gravissima nelle aree rurali è la situazione della viabilità con molte aziende agricole che sono inaccessibili. Nelle regioni colpite la Coldiretti chiede l’istituzione di un tavolo di crisi che permetta di analizzare in maniera concreta i danni e mettere in campo, subito, le misure necessarie per permettere alle aziende di continuare la loro attività”.

Un modello di “sviluppo sbagliato in Italia ha tagliato per la cementificazione e l’abbandono del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata capace di assorbire l’acqua”, spiega Coldiretti.


Ogni giorno sparisce terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) e quella disponibile non si riesce piu’ ad assorbire adeguatamente la pioggia. Il risultato è che in Italia- conclude la Coldiretti- oltre 7 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben l’88 per cento dei comuni sull’intero territorio nazionale”.

E, “in Europa vengono distrutti 100.000 ettari di suolo fertile ogni anno, soffocando sotto il cemento un’area grande come l’intera città di Roma secondo ACLI, Coldiretti, FAI – Fondo Ambiente Italiano, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, Lipu, Slow Food, WWF ed altre realtà italiane che insieme a 400 organizzazioni europee si sono unite nella campagna #SALVAILSUOLO.

L’obiettivo dell’Iniziativa dei Cittadini Europei ‘People4soil’- spiega Coldiretti- è raccogliere un milione di firme per fermare il consumo di suolo e contrastarne il degrado costante: minacce che hanno effetti diretti sulla nostra vita, la nostra alimentazione, la nostra salute. Una petizione per ottenere una legislazione specifica per tutelare il suolo a beneficio delle generazioni presenti e future che puo’ essere sostenuto con la firma sul sito https://www.salvailsuolo.it“.

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