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ROMA – Un thriller tra lupi mannari e fantasmi del passato. Oggi ad Alice nella Città (sezione autonoma e parallela alla Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni) è stato presentato nella sezione Panorama Italia ‘Resvrgis’ (prossimamente al cinema). Il secondo lungometraggio del regista Francesco Carnesecchi è un film adrenalinico, ricco di suspence e di mistero, in cui una battuta di caccia si trasforma in una lotta per la sopravvivenza, annientando i confini tra prede e predatori. A vestire i panni dei protagonisti Ludovica Martino, Beatrice Fiorentini, Blu Yoshimi, Beatrice Modica, Daniele Mariani e Thomas Santu.
“Questo film parla del riscatto di una ragazza che ha perso tutto dopo un incidente di percorso a causa dei suoi eccessi. Per questo vuole sparire dal mondo e dalla società, lei si sente in colpa e pensa di non meritare questo riscatto. Dopo due anni di carcere, le viene proposto di andare a fare una battuta di caccia con i suoi amici storici, ma non ci vuole andare”, ha raccontato Ludovica Martino all’agenzia Dire. “Questa storia ci fa riflettere anche su quanto il giudizio degli altri influenzi la nostra vita, su chi vogliamo essere veramente e su come ci sia una seconda possibilità di redenzione”. Con l’avvento dei social “è sempre più difficile non ascoltare il giudizio degli altri. Spesso – ha proseguito Martino – vieni giudicato da persone che non ti conoscono sugli aspetti della tua personalità e della tua identità. Lati di te su cui stai lavorando e che non sai come proteggere. Ci stai male, quindi è difficile non farti toccare dal giudizio degli altri. Io ci provo tutti i giorni”. Per l’attrice “è anche costruttivo il pensiero degli altri ma dovrebbe esserci un po’ di gentilezza nel comunicare le proprie impressioni”.
‘Resvrgis’ è anche un film sulla paura. “La paura più grande del nostro tempo è forse l’assenza del futuro”, ha detto Carnesecchi alla Dire. “Quando ero ragazzino si parlava sempre del futuro e lo si vedeva con occhi sempre ottimisti. Adesso, anche quando vedo generazioni molto più giovani di me, quando si parla del futuro è sempre un’ombra. Prima era un raggio luminoso, avevi voglia di crescere, di andare a esplorare”. L’universalità della storia “è anche il fatto di indossare delle maschere per sembrare più a nostro agio con il mondo. Quando cadono le maschere dobbiamo fare i conti con i mostri interiori e li dobbiamo affrontare”, ha raccontato il regista.
Un set tra armi e sangue finto. “Io ho paura del sangue e dopo aver fatto una scena completamente ricoperta di sangue finto ho esorcizzato un po’ questa paura”, ha ricordato la protagonista. Per l’attrice è stata un’occasione per confrontarsi con l’uso delle armi, la lotta e i tempi di reazione. Ci è voluta tanta concentrazione”.
‘Resvrgis’ è prodotto da Jacopo Pica per Illmatic Film Group con Pierfrancesco Fiorenza per Beetlefilm ed Ellida Bronzetti per Red Carpet (Gruppo ILBE).
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