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A Venezia arrivano 30 startup da tutto il mondo per tutelare l’ambiente

Ospitate da VeniSIA, si misureranno su sette temi e renderanno l'intera città un acceleratore

Pubblicato:27-10-2022 17:10
Ultimo aggiornamento:27-10-2022 17:21

laguna venezia
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VENEZIA – L’idea è quella di fare di Venezia un polo di attrazione per i giovani talenti di tutto il mondo, oltre che di trovare idee innovative per aumentare la sostenibilità ambientale. Con questo scopo 30 startup italiane e internazionali saranno ospitate da VeniSia (Venice suistainability innovation accelerator) l’ecosistema di innovazione sostenibile dell’Università Ca’ Foscari, per il secondo programma di Co-Innovation.

VENISIA VUOLE FARE DI VENEZIA UN POLO DI ATTRAZIONE PER GIOVANI TALENTI

Le startup, che provengono da 10 diversi Paesi e sono state selezionate tra quasi 4.000 candidature, inizieranno ora un percorso di Co-Innovation insieme alle aziende partner. I team potranno trasferirsi in città dando vita a una comunità internazionale che farà di Venezia stessa un acceleratore. Saranno agevolati nelle spese di vitto e alloggio e coinvolti in progetti pilota e attività di community building. Le startup finaliste saranno scelte all’inizio del 2023 e riceveranno un premio di 20.000 euro.
L’iniziativa è sostenuta dal Main Partner Eni, attraverso Joule, la sua Scuola d’Impresa, da Enel in qualità di Premium partner, da Atlantia, Cisco e Snam come Core Partner, e da De’Longhi Group e Goppion Caffè come Tech Partner.

SELEZIONATE TRA 4.000 CANDIDATURE, LE 30 STARTUP SI MISURERANNO SU 7 DIVERSE CHALLENGE

Sette le challenge su cui le startup candidate sono state chiamate a misurarsi. La prima è relativa alla Low-carbon Mobility, la seconda ai materiali innovativi e sostenibili, quindi alle soluzioni per aumentare l’engagement degli stakeholder e la social acceptance di impianti di energie rinnovabili. Quarta sfida sulle applicazioni di Data Analytics per l’analisi e il monitoraggio di parametri climatici, mentre la quinta è relativa alle Supply Chain sostenibili. Infine, il tema dell’economia circolare e del Waste Management, e quello delle Smart Cities e Communities.


TRA I PROGETTI LA DECOMPOSIZIONE DELLA PLASTICA, IL PANNELLO FOTOVOLTAICO ORIGAMI E IL DIESEL PRODOTTO DA RIFIUTI

Tra le startup selezionate ci sono l’americana Jupiter, che ha creato una piattaforma che fornisce dati e servizi di analisi per prevedere e gestire meglio i rischi legati all’innalzamento del livello del mare, all’intensificazione delle tempeste e all’aumento delle temperature causati dai cambiamenti climatici a medio e lungo termine; la tedesca Beworm, che ha sviluppato un processo di riciclaggio che decompone i rifiuti di plastica in preziose materie prime grazie ad alcun batteri; la startup Levante, fondata a Milano da una coppia italo-norvegese, che ha creato un pannello fotovoltaico portatile a forma di origami, a doppia faccia e ripiegabile, interamente progettato in Italia con fibra di carbonio riciclata; la startup Pyro-Degrade Energy, fondata nel 2019 a Nairobi in Kenya, che produce un carburante simile al diesel ma più ecosostenibile a partire dai rifiuti plastici; la startup tedesca Solmove costruisce ‘smart solar roads’, strade intelligenti in grado di fornire alle auto elettriche energia pulita e informazioni; la startup Aquaseek, che nasce nel 2019 come spin-off del Politecnico di Torino e dell’Università di Princeton, e che ha brevettato una tecnologia che utilizza l’atmosfera come fonte di acqua pura disponibile per l’uso umano.

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