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Pannelli solari da balcone in regalo alle famiglie più povere

Campagna di Enel X e Legambiente contro il caro-bollette: pannelli fotovoltaici donati alle famiglie povere, l'esempio di Bologna

Pubblicato:27-10-2022 15:33
Ultimo aggiornamento:27-10-2022 15:33

pannelli fotovoltaici casa
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BOLOGNA – Pannelli fotovoltaici in regalo alle famiglie in condizioni di “povertà energetica”, per dare respiro di fronte all’aumento vertiginoso delle bollette. E’ l’iniziativa messa in campo da Legambiente ed Enel X in tutta Italia, che ha portato a raccogliere 250 pannelli solari grazie a un donazione da parte della stessa azienda (18 sistemi fotovoltaici) e una raccolta fondi avviata a livello nazionale (ogni pannello costa circa 650 euro).

LA DONAZIONE A BOLOGNA

La campagna, che si chiama #UnPannelloInPiù, è stata lanciata nel giugno scorso e riguarda nove grandi città. A Bologna ha portato in dote 10 impianti solari da installare a favore di altrettante famiglie bisognose, selezionate da Asp Città di Bologna. “Entro l’anno saranno installati tutti i pannelli“, assicura alla ‘Dire’ Paola Fagioli, direttrice generale di Legambiente Emilia-Romagna. Il progetto è stato presentato questa mattina a Bologna, durante un’iniziativa al Mercato Sonato.

LE MODIFICHE CHIESTE A ENEL X

Ad oggi, sono stati individuati i primi quattro alloggi, di proprietà di Acer ma gestiti da Asp per percorsi di transizione abitativa, che possono ospitare i pannelli fotovoltaici. “Ma la ricerca continua- spiega Elide Ensini, energy manager di Asp- il progetto è in divenire”. L’installazione degli impianti ha infatti alcuni limiti tecnici: i pannelli devono essere ospitati sui balconi esposti a sud. Ma questo “riduce il numero dei possibili destinatari”, spiega Ensini. Per questo Asp chiederà a Enel X alcune modifiche ad hoc per “aumentare la platea” e poter installare dunque gli impianti in un maggior numero di appartamenti.


LO STUDIO DI ASP BOLOGNA SULLE BOLLETTE

Secondo uno studio condotto dall’Asp di Bologna, la spesa energetica di una famiglia media, composta da tre o quattro persone con un contatore da tre kilowatt e una caldaia autonoma tradizionale, dal 2019 a oggi è più che raddoppiata, passando da 1.640 a 3.900 euro in media all’anno. In particolare la bolletta della luce è salita da 540 a 1.700 euro, in virtù di un prezzo cresciuto da 20 a 66 centesimi. La bolletta del gas, invece, è lievitata da 1.100 a 2.200 euro a causa del prezzo al metro cubo passato da 80 centesimi a 1,60 euro. Con i pannelli fotovoltaici sul balcone, spiega la energy manager di Asp, una famiglia potrebbe ottenere una riduzione del 15% di elettricità in un anno: si parla di un consumo di 400 kilowattora in meno, per un risparmio di circa 250 euro.

LE MISURE ANTI-CRISI

Per Morena Diazzi, direttrice generale Economia della Regione Emilia-Romagna, la crisi energetica in atto “è molto complessa e non basta un provvedimento per risolverla”. Servono cioè misure nazionali ed europee. Diazzi ne elenca qualcuna. La moratoria sui mutui, ad esempio, “è fondamentale– sostiene- ma serve un’autorizzazione formale”. Occorrono poi “ammortizzatori sociali straordinari”, un’accelerazione sulle rinnovabili, la riduzione dell’Iva sull’energia e un migliore prelievo sugli extraprofitti delle compagnie energetiche, afferma Diazzi.

L’IMPEGNO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Come Regione, aggiunge, “possiamo lavorare sulla liquidità, sul sostegno e sull’accelerazione dei bandi per investimenti”. La prossima settimana, ad esempio, è in programma un incontro col sistema bancario regionale per valutare misure a livello locale. “Ma servono provvedimenti nazionali- insiste la dg- altrimenti ogni territorio va da solo e non traguardiamo come Paese l’orizzonte della transizione ecologica, che è a due-tre anni”.

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