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C’è meno sangue in Emilia-Romagna: appello della Regione a donare

Il Covid e la ripresa delle operazioni programmate hanno messo sotto stress l'organizzazione della raccolta. La Regione rilancia con una nuova campagna

Pubblicato:27-10-2022 13:42
Ultimo aggiornamento:27-10-2022 13:42
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BOLOGNA- Da un lato, soprattutto ad inizio anno, il calo delle donazioni a causa del Covid. Dall’altro l’aumento della domanda di sangue con il recupero delle operazioni chirurgiche programmate e dei trapianti. Serve più sangue in Emilia-Romagna, tanto che per chiedere un ulteriore sforzo si è messo a disposizione lo stesso assessore alla Sanità Raffaele Donini, nei due spot video (da 15 e 30 secondi) e uno spot radio che sono i protagonisti della nuova campagna di comunicazione e sensibilizzazione della Regione sulla donazione di sangue.

LA CAMPAGNA DELLA REGIONE: PUOI SALVARE UNA VITA

“Sono qui per chiederti un aiuto per un tema che mi sta molto a cuore- questo l’appello dell’assessore che sarà diffuso via social e radio– e che è di vitale importanza per tutti: la donazione del sangue. Donare sangue è il primo grande passo per far parte di una comunità solidale, soprattutto nei momenti di difficoltà. Con un piccolo gesto puoi salvare una vita. Oggi più che mai, ricordati di donare”.

I MOMENTI PIU’ CRITICI AD APRILE E MAGGIO

L’Emilia-Romagna, assicura la Regione, è comunque in grado di mantenere l’autosufficienza: “nessun intervento né alcun tipo di attività sanitaria in cui fosse necessaria una trasfusione è stato rimandato”. Inoltre la Regione continua ad inviare sangue ad altre, non autosufficienti. Ma il calo c’è stato eccome. In particolare, nei primi nove mesi del 2022 si è osservato un calo, rispetto allo stesso periodo del 2021, delle unità di sangue intero raccolte (-0,13%, ossia 160.971 contro 161.179), ma soprattutto delle unità raccolte in aferesi (-4,84%, e dunque 50.198 contro 52.749 del 2021). Le criticità maggiori nella raccolta di sangue, spiega ancora l’ente di viale Moro, si sono verificate nel mese di aprile e nella prima settimana di maggio, quando il bilancio unità raccolte-unità trasfuse non è stato sempre positivo e non è stato possibile contribuire al 100% alla compensazione delle regioni carenti come prassi settimanale. “Un impegno che la Regione Emilia-Romagna era sempre stata in grado di rispettare, anche nel 2020 e 2021”.


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