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MI e Rondine insieme per le sfide della scuola tra locale e globale

Ministro Bianchi: "Educare ragazzi alla pace per trasformare conflitto in occasione di confronto"

Pubblicato:27-10-2021 17:31
Ultimo aggiornamento:28-10-2021 07:46

bianchi rondine
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ROMA – “È un’iniziativa che pone al centro dell’attenzione le sfide che oggi la nostra scuola deve affrontare tra locale e globale, ma soprattutto che pone riguardo la pace, quindi l’educazione dei nostri ragazzi a trasformare il conflitto in occasione di confronto per costruire insieme nuovi percorsi di vita e di partecipazione, strade verso una democrazia sempre nuove”. Così il ministro dell’Istruzione Bianchi in apertura del seminario online di questo pomeriggio ‘Le sfide della scuola di oggi tra cittadini locali e globali’, dedicato alla scuola e promosso dal ministero dell’Istruzione, in collaborazione con l’Associazione Rondine Cittadella della Pace.

L’evento in streaming sul canale Youtube del ministero dell’Istruzione è un momento di confronto e di riflessione sulla relazione educativa tra docente e studente di fronte alle grandi sfide che coinvolgono la scuola, e che rientra tra gli appuntamenti del G20: “Al centro della missione dell’Unesco,-prosegue la vice direttrice generale Unesco Stefania Giannini- c’è la convinzione che la difesa della pace debba essere innalzata nello spirito delle persone e crediamo che inizi con l’educazione delle persone alla tolleranza, rispetto, comprensione, dialogo”. Giannini evidenzia quanto sia significativo che uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile sia dedicato alla promozione della cultura della pace: “L’obiettivo è quello di garantire che tutti gli studenti- dice- acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere i diritti umani, la parità di genere e per apprezzare soprattutto la diversità culturale, alla base di ogni principio di tolleranza, di rispetto e promozione della democrazia”. Un mondo sempre più connesso, interdipendente, complesso e allo stesso tempo, più diviso e polarizzato per Stefania Giannini che evidenzia come ricostruire le relazioni tra gli essere umani, tra noi e il nostro pianeta e trovare il giusto equilibrio con la tecnologia, siano gli imperativi che sottolinea: “Non solo a livello globale, ma soprattutto a livello locale e a partire dalle scuole. Credo che Rondine stia generando un interessante modello di ecosistema educativo nuovo, orientato a trasformare i conflitti e a seminare la pace”.

Dal 2015, ‘Rondine Cittadella della Pace’ ha, infatti, elaborato il ‘Metodo Rondine’ per la trasformazione creativa dei conflitti, in ambito scolastico, con un percorso educativo e formativo che mira a sostenere i ragazzi e le ragazze nello sviluppo delle proprie risorse emotive, relazionali, sociali, culturali e nell’acquisizione di competenze trasversali necessarie per affrontare le sfide del Terzo Millennio, diventate sempre più centrali e urgenti, soprattutto con l’emergenza sanitaria: “La pandemia ha portato sofferenza, i giovani sono in difficoltà- spiega il fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace Franco Vaccari- Lavoriamo sulla relazione per ricreare la forza e lo sviluppo dei potenziali dell’umano. ll conflitto per noi non è una parola negativa, non è sinonimo di guerra, ma indicano le differenze che si incontrano producono energia, da orientare e destinare ad uno sviluppo”. Un’esperienza maturata attraverso ‘Quarto Anno liceale di eccellenza’ e un’opportunità formativa e di studio riconosciuta dal ministero come percorso di sperimentazione per l’innovazione didattica, rivolta a studenti di tutta Italia dei licei classici, scientifici e delle scienze umane per frequentare la loro classe quarta nella ‘Cittadella della Pace’: “Un metodo nato in 25 anni di esperienza psicoeducativa e psicopedagogica- conclude Vaccari- che è cresciuto e che sta incontrando tante scuole che lo accolgono con forza perché vedono la possibilità di una rigenerazione”.


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