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Green pass, il sindaco Sala minacciato: “Parlano di decapitarmi”

Il sindaco querela due testate: "Non si scherza col fuoco"

Pubblicato:27-10-2021 17:09
Ultimo aggiornamento:27-10-2021 17:09

giuseppe sala
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di Nicolò Rubeis

MILANO – “Da alcune ore su Telegram si è scatenato il mondo dei ‘No Green Pass’. Ci sono i miei numeri di telefono, la mia email, si parla di decapitazione. Cosa devo fare?”.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, con un video sui social, denuncia gli attacchi che sta ricevendo dal mondo ‘No Green Pass‘. Negli ultimi giorni, ospite de ‘L’Aria che tira’ su La7, nel corso di un dibattito sui cortei contro la certificazione verde aveva sottolineato le difficoltà nel gestire i manifestanti, specie per il fatto che, non concordando mai il percorso, tendono a diramarsi in più punti diventando così “incontrollabili”. E in questo contesto, il sindaco aveva anche spiegato che la Polizia, per contenerli, avrebbe solo potuto caricarli, “cosa che il Prefetto non intende fare”. Un’opzione dunque non contemplata da Sala. Le sue parole sono state fraintese nella titolazione di alcuni articoli da due quotidiani, ‘La Verità’ e ‘il Giornale’, che il sindaco ha deciso ora di querelare: “Poi cercherò di stare tranquillo- chiude Sala- ma voglio dire a tutti: in questo momento non si scherza col fuoco”.

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Pronta la solidarietà della segretaria metropolitana del Pd Milano, Silvia Roggiani: “Episodi come questi ci dicono anche quanto sia pericolosa la disinformazione fatta da alcuna stampa“, le sue parole. “Noi andiamo avanti a difendere Green Pass e vaccinazioni e siamo certi- conclude- che Sala non si lascerà intimidire”. Interviene pure il presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Milano, Carlo Sangalli: “Siamo vicini ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà e quella del mondo imprenditoriale al sindaco Sala per le gravissime minacce ricevute che rivelano una degenerazione molto preoccupante delle problematiche relative all’utilizzo del green pass”, commenta Sangalli. Uno strumento “grazie al quale sta ripartendo la vita civile ed economica del nostro Paese e di Milano”. Ovviamente “è più che legittimo il dissenso che però non può mai tradursi in espressioni ed azioni violente- va avanti Sangalli- compresa la paralisi delle città per manifestazioni non autorizzate”. In questa fase “ancora così difficile occorre ritrovare con urgenza unità di intenti, pur nella diversità delle posizioni- conclude- avendo ben presente che il nemico comune da sconfiggere è la pandemia e non le soluzioni per combatterla”.

C’è spazio anche per la solidarietà di Luca Bernardo, candidato del centrodestra sconfitto, proprio da Sala, alla scorsa tornata elettorale: “Una sola parola- comincia il pediatra- vergogna. Chi fa delle minacce o delle intimidazioni il proprio metodo può solo essere condannato in qualsiasi società civile e democratica degna di questi aggettivi”.
Le istituzioni, secondo Bernardo, “non si toccano, soprattutto quando tutti insieme stiamo cercando di uscire da una terribile pandemia che ha fatto tantissimi morti”. Ora “più che mai serve una presa di posizione forte e chiara da ogni forza politica”. Da Milano, “capitale morale del Paese, giunga il monito più fermo”, conclude.


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