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Coronavirus, Renzi sbotta: “Non siamo ‘Yes Man’, così aumentano i disoccupati”

Infiamma lo scontro nel governo, il leader di Italia risponde alle accuse di Zingaretti

Pubblicato:27-10-2020 10:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:07

Matteo Renzi
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ROMA – Matteo Renzi replica con durezza alle polemiche innescate dalla richiesta di Italia Viva di modificare il dpcm 24 ottobre. “Siamo in maggioranza ma non siamo mai stati e mai saremo Yes Man”, dice l’ex premier.

Italia viva vuole rivedere la chiusura alle 18 per bar e ristoranti e chiede la riapertura di cinema, teatri, palestre e piscine. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha giudicato questa posizione “tenere il piede il due staffe”: “E’ eticamente intollerabile”, ha detto, riferendosi al fatto che Iv ha cambiato idea dopo il via libera a palazzo Chigi.

Lo stesso premier Conte ha invitato tutti ad essere responsabili in una fase delicatissima per la vita del paese. “Confesso che ci sono abituato: anche ad aprile dicevamo cose scomode che poi pero’ si sono rivelate vere. Prima ci insultano, poi ci ignorano, poi ci danno ragione senza ammetterlo. I decreti vanno adottati su base scientifica, non su emozioni passeggere. La situazione sanitaria e’ seria: la politica deve essere all’altezza”, dice Renzi che ha anche chiesto di vedere i dati su cui si basa il dpcm.


Per Renzi “chiedere di organizzarsi meglio non e’ lesa maesta’ ma buon senso. Chiudendo ristoranti alle 18 e chiudendo i luoghi della cultura non diminuiscono i contagiati: aumentano solo i disoccupati. Chiedere di riflettere su basi scientifiche e non su emozioni passeggere e’ un atto di responsabilita’ contro la superficialita’. E a chi ci chiede: dite queste cose al tavolo di maggioranza ricordo che stiamo aspettando da oltre un mese il tavolo politico che abbiamo chiesto e che sara’ convocato dopo gli Stati Generali dei Cinque Stelle”.

Il leader di Iv aggiunge: “I professori e gli studenti sono bravissimi ma la scuola sta pagando la mancanza di organizzazione, dai trasporti alla mancanza dei tamponi rapidi. Servono i test, non i banchi a rotelle. E servono i soldi del Mes: continuare a dire NO al Mes in questa fase non e’ ideologia ma e’ puro masochismo“.

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