NEWS:

Un sogno lungo 30 anni: a Bologna la ‘favola’ della coop Cim

La cooperativa sociale nacque 30 anni fa e si occupava dell'inserimento lavorativo delle persone fragili e svantaggiate

Pubblicato:27-10-2018 18:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:43

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – Ci sono i ragazzi che inscatolano le garze o altri materiali destinati alle aziende ospedaliere. Altri confezionano i vasetti di miele o sono impegnati in attività all’aria aperta, come la cura degli alveari. Altri ancora lavorano al ristorante “La taverna del castoro” o producono la pasta fresca che viene utilizzata per la preparazione del menù o per essere venduta al chilo. Sei ore al giorno, per lo più al mattino. Poi pranzano tutti assieme. Luca sta per finire il periodo di tirocinio e a partire da novembre sarà a tutti gli effetti un lavoratore della cooperativa. Luca realizza un sogno, che è, poi, lo stesso sogno che trent’anni fa ha ispirato la nascita di Cim, la cooperativa sociale che, alle porte di Bologna, negli annessi agricoli di Villa Pallavicini, appena fuori Borgo Panigale, si occupa dell’inserimento lavorativo delle persone fragili e svantaggiate.

Cim dà lavoro a 35 persone, quasi altrettante partecipano ai percorsi di inserimento. Poi ci sono i ragazzi, una ventina, che frequentano Talita Cum, il centro diurno. Oggi c’è chi è andato in piscina, chi ha fatto una gita in collina in cerca di castagne. Michele e Martina sono rimasti nel laboratorio a preparare i salvadanai del ‘trentennale’ che saranno venduti nel mercatino natalizio e che, spiega il direttore Stefano Fustini, serviranno a raccogliere i fondi necessari a realizzare il sogno più grande: quello di riuscire a ristrutturare gli edifici della cooperativa (che sono proprietà della Diocesi e fanno capo alla parrocchia del villaggio Ina, il Cuore Immacolato di Maria, che dà il nome a questa piccola, grande, impresa sociale).

coop_cooperativa CIM (1)
coop_cooperativa CIM (6)
coop_cooperativa CIM (7)
coop_cooperativa CIM (5)
coop_cooperativa CIM (3)
coop_cooperativa CIM (2)
coop_cooperativa CIM (8)
coop_cooperativa CIM (9)
coop_cooperativa CIM (10)
coop_cooperativa CIM (11)
coop_cooperativa CIM (12)
coop_cooperativa CIM (13)

“Abbiamo dato un titolo alle iniziative organizzate in occasione del nostro trentennale, ‘Ho fatto un sogno‘, perché questa realtà nasce da un sogno che, però, non è rimasto un’utopia”, sottolinea Mara Piretti, educatrice. Il sogno, racconta il vicepresidente Angelo Muratore, era quello della mamma di una bambina disabile che nel 1988, ha raccolto attorno a questo progetto di inclusione altre famiglie della parrocchia. L’attività nel tempo è cresciuta e si è diversificata.


Il ristorante all’ora di pranzo serve molti dipendenti delle aziende vicine e impiega una quindicina di persone, tra la cucina e la sala. Dal mercoledì al sabato è aperto anche alla sera. “E’ la nostra vetrina per farci conoscere all’esterno“, puntualizza Mara. All’ultimo piano c’è la Bottega di Penelope, il punto vendita dove si possono acquistare il miele prodotto da Cim, ma anche i lavori realizzati dai ragazzi di Talita Cum e i pezzi unici offerti da restauratori, volontari e dalle signore della zona, vere e proprie esperte di lavori a maglia o con ago e filo.

Il 16 novembre aprirà il mercatino natalizio (alle 19) con una sfilata creativa non solo delle nuove proposte della Bottega (che sarà aperta tutti i giorni fino al Natale), ma anche dei ricordi dei trenta anni di storia della cooperativa sociale. Che sarà protagonista domenica anche della manifestazione “Bologna dei popoli” con una ‘biblioteca di libri viventi’ in piazza Nettuno.

Leggi anche:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it