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Terremoto, M5s: Allontanare spettro chiusura sede Ingv a l’Aquila

I deputati M5S sottolineano: "L'ipotesi che la sede de L’Aquila dell’Istituto possa chiudere per mancanza di fondi è semplicemente insensata"

Pubblicato:27-10-2016 17:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:13

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ingv_logo2ROMA – “Proprio mentre la terra torna a tremare violentemente al centro dell’Italia, l’ipotesi che la sede de L’Aquila dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia possa chiudere per mancanza di fondi è semplicemente insensata. Auspichiamo dunque che già nelle prossime ore arrivi una netta smentita rispetto alle indiscrezioni diffuse dai media”. Così i deputati M5S in commissione Ambiente e Cultura, che presentano un’interrogazione sul caso rivolta al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, a prima firma Patrizia Terzoni. La richiesta di chiarimenti al ministro Giannini fa seguito a un’altra interrogazione, già presentata dal M5S in Regione Abruzzo a firma del consigliere Riccardo Mercadante.

“La sede dell’INGV de L’Aquila- ricorda la nota- è stata istituita subito dopo il terremoto che colpì il capoluogo abruzzese nel 2009, grazie ad un accordo tra il MIUR e lo stesso Istituto. Non è neppure necessario sottolineare come quel territorio si trovi all’interno di quella rete di faglie che attraversano l’Appennino centrale tra Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria: è la zona sismica più attiva del Paese. La chiusura di tale sede era prevista al termine dei primi cinque anni di attività, in data 31 dicembre 2015. Dopo la proroga di un anno, a breve scadrà la partnership con il Ministero e dunque, per consentire al centro di proseguire le sue attività, la prima ipotesi percorribile sembrerebbe essere l’attivazione di una convenzione tra l’INGV e la Regione Abruzzo.

Per prima cosa nell’interrogazione chiediamo al ministro Giannini- conclude- se corrisponda al vero la notizia relativa alla chiusura del centro de L’Aquila e, in caso di risposta affermativa, domandiamo al Miur se non ritenga necessario prolungare quell’accordo, anche alla luce dell’importanza che quella sede può avere anche al di là degli stretti confini regionali. Nel caso in cui la Regione Abruzzo intenda realmente sostituirsi al Miur nella partnership, auspichiamo che palesi quanto prima tale intenzione”.


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