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Spiagge, sit-in dei balneari in Regione: “Rossi ripensaci” – FOTO

In ballo ci sono 900 aziende in Toscana, che vanno avanti, ha spiegato Favilla "con le famiglie e hanno anche dipendenti. Gia' oggi abbiamo grossi problemi a mantenere l'occupazione, con le tasse che abbiamo in vigore non e' facile- ha proseguito-. Eppoi c'e' questa prospettiva della Bolkestein che ci disarma

Pubblicato:27-10-2015 15:09
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:41

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FIRENZE – “Stamane siamo venuti qua per cercare di far capire alla politica, anche al governatore Rossi che deve rivedere certe manovre economiche, altrimenti non siamo in grado di sostenerle”. Lo ha spiegato ai giornalisti Emiliano Favilla, presidente di Salvataggio Imprese e Turismo, comitato dei balneari che oggi hanno manifestato di fronte a palazzo Strozzi Sacrati contro la decisione della Regione Toscana di aumentare il canone di concessione nel bilancio 2016. “Queste sono cifre impossibili- ha spiegato-. Noi abbiamo ricostruito cosa significherebbe un aumento di questo tipo. Da 26 mila euro si andrebbe a pagare 200 mila euro, poi ci sono tutte le altre tasse, l’Imu, la tariffa sui rifiuti. Questo farebbe capire che si andrebbe a chiudere”.

protesta balneari toscana
In ballo ci sono 900 aziende in Toscana, che vanno avanti, ha spiegato Favilla “con le famiglie e hanno anche dipendenti. Gia’ oggi abbiamo grossi problemi a mantenere l’occupazione, con le tasse che abbiamo in vigore non e’ facile- ha proseguito-. Eppoi c’e’ questa prospettiva della Bolkestein che ci disarma, perche’ non siamo piu’ in grado di investire niente, perche’ non sappiamo che fine faranno le nostre imprese, siamo in un momento anche particolare di disagio, di disaffezione”.

La ricaduta negativa, tra l’altro, si sta gia’ vedendo anche sull’indotto: “Sono molto preoccupate le aziende che producono le attrezzature- ha chiarito-, perche’ sono anni che non compriamo piu’ niente, non sapendo come va a finire non compriamo le brandine. Se abbiamo da fare degli interventi di manutenzione, facciamo il minimo per cercare di andare avanti, ma grossi investimenti non ne facciamo piu’ se non abbiamo la certezza di quella che sara’” la sorte “per la nostra attivita’ Se poi ci mettiamo anche il ragionamento delle aste evidentemente il discorso diventa davvero impossibile”.


di Carlandrea Adam Poli – giornalista

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