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Bologna, è monsignor Zuppi il nuovo arcivescovo che prende il posto di Caffarra

Il cardinale Carlo Caffarra si prepara, quindi, a dare l'addio alla Chiesa di Bologna. Ancora per un po' di tempo, fino all'arrivo del suo successore, Caffarra restera' in via Altabella come amministratore apostolico (la nomina e' arrivata in contemporanea a quella del nuovo arcivescovo)

Pubblicato:27-10-2015 14:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:41

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Mons_Matteo_ZuppiBOLOGNA – “Camminero’ volentieri assieme a voi. Ringrazio Papa Francesco per la fiducia. E’ il mio unico titolo con il quale mi presento a voi”. Sono queste le prime parole del nuovo arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, nel messaggio letto questa mattina in Curia dal cardinale Carlo Caffarra. Zuppi chiede la protezione della Madonna di San Luca, per il suo nuovo incarico. E strappa un sorriso: “Mi perdonerete all’inizio qualche inflessione romana- dice Zuppi- ma c’e’ una parola che imparero’ subito, perche’ voi la pronunciate con un accento che mi ha sempre ricordato un tratto molto materno: teneressa”, scritta nel messaggio proprio con la doppia ‘esse’ e non la doppia zeta, a imitare l’accento bolognese. Il nuovo arcivescovo e’ dunque pronto a prendere le redini della Chiesa di Bologna.

Il cardinale Carlo Caffarra si prepara, quindi, a dare l’addio alla Chiesa di Bologna. Ancora per un po’ di tempo, fino all’arrivo del suo successore, Caffarra restera’ in via Altabella come amministratore apostolico (la nomina e’ arrivata in contemporanea a quella del nuovo arcivescovo). Dopodiche’, il Cardinale si ritirera’ in un appartamento a Villa Revedin, dove gia’ il Cardinal Poma ando’ a vivere dopo il suo ritiro. Lo ha rivelato lo stesso Caffarra questa mattina in Curia, dopo aver annunciato la nomina di Matteo Maria Zuppi.

“Il mio compito ora e’ di condurre la comunita’ verso il nuovo pastore”, afferma Caffarra, e poi, “con grande, grande pace, mi ritirero’ nel piu’ assoluto silenzio (come gia’ fece prima di lui il suo predecessore Cardinal Giacomo Biffi, ndr) e nella preghiera: penitenziale per le mie mancanze e di intercessione per la Chiesa di Bologna”. In latino specifica che i suoi giorni si concluderanno “nell’ombra”. Del resto, ammette il cardinale, “dai preallarmi ho capito che l’incontro con il Signore non sara’ lontano”. Caffarra e’ comunque sicuro di lasciare la Chiesa di Bologna in buone mani. “Ringrazio Papa Francesco di aver accolto le mie dimissioni- dice- e di aver donato un nuovo pastore. Non lo conoscevo, ma dai due colloqui che ho avuto con lui ieri ho ricavato un’ottima impressione: grande carita’ pastorale, grande umilta’ evangelica e vera passione”.


Da oggi decadono dunque tutti i vicari pastorali, che Caffarra puo’ pero’ confermare in forma delegata, oltre ai Consigli pastorale e presbiterale, che invece non possono essere prorogati. Nel corso della cerimonia di commiato, il Cardinale uscente ricorda anche un “piccolo scoop”, come lo definisce lui stesso: aveva dato le dimissioni in anticipo, offrendole a Papa Benedetto XVI prima dei suoi 75 anni, ma il Pontefice gli rispose “aspettiamo secondo la regola canonica”.

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