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Europa, Ucraina e migranti i temi al centro della visita di Sergio Mattarella in Germania. Il presidente della Repubblica ha incontrato a Berlino il capo di Stato tedesco Frank-Walter Steinmeier. “Italia e Germania sono alleati imprescindibili”, ha detto Mattarella. Parlando poi dell’invasione russa in Ucraina, il presidente della Repubblica ha definito “essenziale” il sostegno a Kiev, sottolineando che “la pace non vuol dire sottomissione all’invasore”. In tema di migranti, il capo dello Stato ha messo in guardia dalle ricette proposte dall’estrema destra, in ascesa in Germania e in tutta Europa. Promesse “facili ma sbagliate”, le ha definite Mattarella. L’unico modo di affrontare il problema, ha spiegato, è “organizzare ingressi regolari e autorizzati”.
Pene più severe, fino a cinque anni, per chi danneggia le strutture sanitarie, e immediata applicazione dell’arresto in flagranza di reato, anche differita fino a 48 ore, per chi aggredisce un operatore. Sono le due novità del decreto approvato oggi dal Cdm per contrastare le aggressioni contro il personale medico e infermieristico. “Un’altra risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli operatori
sanitari e sociosanitari”, ha detto il ministro della Sanità Orazio Schillaci. “Siamo sicuri avrà un forte effetto deterrente”, ha aggiunto il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Mentre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha fatto sapere che nella prossima legge di bilancio ci saranno le norme per installare le telecamere nelle strutture.
Sostegno ai giovani agricoltori, cooperazione con l’Africa, sostenibilità e lotta ai cambiamenti climatici. Il G7 Agricoltura è entrato nel vivo. Il ministro e padrone di casa, Francesco Lollobrigida, ha accolto questa i suoi omologhi, nel castello di Maniace, nel cuore di Ortigia a Siracusa. “Auspico che dal confronto emerga una comunione d’intenti verso sistemi sempre più sostenibili per raggiungere l’obiettivo fame zero”, ha detto in apertura. Il vertice è stato anche l’occasione per dare spazio ai giovani: “La loro presenza è importante- ha sottolineato- voglio sentire direttamente da loro quali sono le vere necessità”.
“Gli abusi sono una vergogna, chiediamo perdono”. Il tema della pedofilia irrompe nel primo incontro di papa Francesco in Belgio. E’ il premier belga ad attaccare il pontefice: “Le vittime devono essere ascoltate- lo attacca Alexander De Croo- contro gli abusi servono fatti e non parole”. In Belgio per due decenni la chiesa si è macchiata di abusi e insabbiamenti sistematici. Davanti alle crude parole delle autorità politiche di Bruxelles, papa Francesco ha applaudito e ribadito che “la Chiesa deve chiedere perdono. Questa- ha detto- è la nostra vergogna e la nostra umiliazione”.
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