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Podcast G7 – La grande sete dell’Intelligenza Artificiale

L’utilizzo della preziosa risorsa idrica per raffreddare i grandi centri di stoccaggio dati: ne parliamo con il direttore del quotidiano 'Greenreport', Erasmo D'Angelis

Pubblicato:27-09-2024 10:26
Ultimo aggiornamento:27-09-2024 10:28

data center
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ROMA – La grande sete dell’intelligenza artificiale. Una tecnologia in grado di generare contenuti, ma anche di aggravare siccità e carestie. A documentarlo un’inchiesta sull’utilizzo di acqua per raffreddare i centri di stoccaggio dati che si stanno moltiplicando in tutto il mondo, pure in zone già afflitte dalla mancanza di forniture idriche.
I numeri li ha messi nero su bianco il quotidiano londinese “Financial Times”. Il focus è sulla Virginia, lo Stato americano che ospita il “distretto dei data center”, cioè l’area con la maggiore concentrazione al mondo di mega-server proprietà dei colossi di “Big Tech”, da Amazon a Google a Microsoft. Ne parliamo con Erasmo D’Angelis, direttore editoriale del quotidiano ‘Greenreport‘, di recente autore di ‘Water Intelligence’, uno studio dedicato ai consumi di acqua delle nuove tecnologie.

(foto di apertura da www.agendadigitale.eu)


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