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Il Teatro Comunale di Ferrara riparte con più spettacoli che nel pre-Covid

Elio Giordano, Silvio Orlando e Sergio Castellitto sono solo alcuni nomi della nuova stagione di prosa, che conta 14 spettacoli dal 13 ottobre all'8 maggio

Pubblicato:27-09-2021 17:06
Ultimo aggiornamento:27-09-2021 18:38

Teatro Comunale Ferrara silvio orlando
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FERRARA – Elio Giordano, Silvio Orlando e Sergio Castellito sono solo alcuni dei nomi della stagione di prosa del Teatro comunale di Ferrara, pronto a ripartire con la “Settimana Dante” e ben 14 spettacoli, dal 13 ottobre all’8 maggio, per un cartellone più ricco di quelli proposti “prima” della pandemia. Anche se il sipario si alza con l’80% dei posti occupati in platea, c’è fiducia che al più presto arrivi la fine del contingentamento per i teatri.

Teatro Comunale Ferrara

Oggi dalla conferenza stampa di presentazione della stagione di prosa, l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli sottolinea l’impegno del Comune “a mantenere vivo un presidio culturale importante per la città, malgrado ancora non si sia fuori dalla situazione difficile”, legata al Covid-19. Insieme a lui, il direttore artistico della Fondazione Teatro comunale di Ferrara, Marcello Corvino, Silvio Orlando, regista e interprete dello spettacolo “La vita davanti a sé”, e in collegamento streaming il direttore Moni Ovadia. “Manteniamo aperto lo stimolo e il confronto- prosegue l’assessore- perché presumibilmente si potrà tornare a una vita pseudo-normale, vogliamo far capire che l’amministrazione è presente nelle realtà culturali ferraresi come non mai”.

Teatro Comunale Ferrara

Dopo il Covid “ripartiamo con un numero di spettacoli in più di quelli normalmente proposti– conferma Corvino- l’auspicio è che si faccia di più per ripartire”. Di qui l’apprezzamento per il sostegno del Comune: “Non abbiamo i numeri di prima con i contingentamenti- spiega- ma riusciamo a proporci con una stagione ambiziosa, 14 titoli dal 13 ottobre al 8 maggio, in cui offriremo il meglio della prosa che c’è in Italia”.


I prezzi dei biglietti restano come prima del lockdown, “non ci sarà la formula dell’abbonamento- chiarisce Corvino- ma gli abbonati nelle precedenti stagioni potranno usufruire del 25% di sconto a biglietto, mentre è del 40% under 30 e over 60”.

In particolare, il 13 ottobre, va in scena lo spettacolo di cui è ideatore e regista Moni Ovadia, “Paradiso con Dante e Beatrice”, con i testi di Federico Sanguinetti, filosofo dantesco. Mentre dal 15 al 17 ottobre, protagonista è Elio Giordano con “Paradiso Canto XXXIII”. Il calendario prosegue il 18-21 novembre, con “La vita davanti a sè”, di cui è regista e interprete Silvio Orlando che nel descrivere lo spettacolo scommette sulle emozioni che è in grado di suscitare: “Questo per me non è uno spettacolo qualsiasi- spiega- ma un’esperienza che faccio sul palcoscenico e mi travolge ogni volta”. E ancora, tra i titoli in calendario: dal 14 al 16 gennaio “Ci vuole orecchio, Elio Canta e recita Jannacci” con Elio, dall’11 al 13 febbraio “Zorro” di Margaret Mazzantini con Sergio Castellitto, l’11-13 marzo “Il nodo”, con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna, infine dal 12 al 14 aprile “L’attesa” con Anna Foglietta.

MONI OVADIA: “IL TEATRO È STATO PENALIZZATO SENZA MOTIVO, NON FA APERICENE…”

moni ovadia

Pare che ripartiremo all’80% e a breve al 100%”, incrocia le dita Moni Ovadia, il direttore del Teatro comunale di Ferrara, riferendosi alle capienze di cinema e, appunto, teatri. Ma non senza togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Perché finora, con le misure anti-Covid dei mesi passati nei confronti dei luoghi della cultura, “siamo stati penalizzati particolarmente senza che ci fosse questa necessità perché il teatro è un luogo in cui si va a vedere spettacoli, non per starsi addosso come ho visto fare negli apericena e negli happy hour”.

Per Ovadia dunque, “non c’era motivo di questa severità che ha colpito uno dei settori più fragili della cultur. Se questo paese vuole risorgere è ora che dia priorità ad istruzione e cultura, non c’è altro mezzo, tutti i trucchi economici non serviranno a niente, torneremo nel baratro”.

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