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Baiano candidata ‘a sua insaputa’: “Azzurri per Napoli sapeva della mia rinuncia”

La comunicazione di rinuncia alla candidatura era avvenuta sia verbalmente che via pec. Ora Baiano corre per Repubblicani democratici

Pubblicato:27-09-2021 16:16
Ultimo aggiornamento:27-09-2021 19:53

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NAPOLI – “Ho sottoscritto un impegno alla candidatura con Azzurri per Napoli, ma ho poi deciso di cambiare lista e candidarmi con Repubblicani democratici, informando però tempestivamente il dottor Lanzotti della mia scelta, ragion per cui non credevo di far più parte della lista Azzurri per Napoli al momento della presentazione della stessa”. È la dichiarazione rilasciata alla Dire da Angela Baiano, candidata al Consiglio comunale di Napoli nella lista Repubblicani Democratici a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra e Movimento 5 Stelle Gaetano Manfredi. La vicenda è finita al centro dell’attenzione mediatica quando il nome di Angela Baiano è comparso in due liste, oltre a Repubblicani Democratici anche Azzurri Noi Sud – Napoli Viva, sempre nella coalizione di Manfredi, ma è poi stato escluso da entrambe dalla commissione elettorale. Sul caso è intervenuto il Tar della Campania, accogliendo un ricorso presentato dalla stessa Baiano: i giudici hanno sancito, come riportato nella sentenza, che la donna era stata “candidata a sua insaputa” nella lista Azzurri, legittimando la sua candidatura in Repubblicani Democratici. Qualora il candidato sia presente in due liste, infatti, viene depennato esclusivamente da quella presentata in commissione successivamente.

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A chiarire alla Dire cosa è avvenuto prima della presentazione delle liste è Enrica Troisi, legale di Baiano, difesa anche dagli avvocati Teresa Gambuti e Angelo Seccia. “Angela Baiano – ricostruisce Troisi – autentica la candidatura con Azzurri Noi Sud per il Consiglio comunale. Poi, per divergenze di opinioni, comunica verbalmente e tramite Pec, prima della presentazione delle liste, di non voler essere candidata con loro”. La circostanza che Baiano sia stata “candidata a sua insaputa”, come evidenziato anche dai giudici del Tar, emerge dal fatto che il suo nominativo “era presente senza la sua volontà – prosegue Troisi – dal momento che Angela Baiano aveva espresso di non voler essere associata a quel partito”. Baiano ritiene doveroso chiarire ai cittadini “la realtà dei fatti” alla luce delle “infondate illazioni di Fulvio Martusciello e Stanislao Lanzotti”. Il primo, coordinatore di Forza Italia a Napoli, ha presentato un esposto alla procura del capoluogo campano chiedendo di “chiarire la vicenda in ogni suo aspetto” e venendo allo scontro con Stanislao Lanzotti, consigliere comunale uscente ed ex capogruppo di FI, oggi sostenitore di Manfredi e principale promotore della lista Azzurri. “a dinamica descritta dalla candidata, diversamente da quanto sostenuto da Forza Italia, è del tutto conforme alla legge. Se non lo fosse stato – precisano i legali di Baiano – il Tar Campania non avrebbe accolto il ricorso presentato. Quello che probabilemente sfugge ai coordinatori di Forza Italia è che la rinuncia alla candidatura è un atto normativamente previsto, basta che avvenga prima della materiale presentazione della lista nella quale risultava inserita, come accaduto nel caso di specie. Ciò sta a significare che, nel momento in cui vi è stata una rituale rinuncia, la candidatura è come “tamquam non esset”, cioè è come se non esistesse. Quindi, non esiste più. Azzurri Noi Sud avrebbe dovuto recepire la rinuncia che, come affermato dallo stesso partito, è stata conosciuta prima della presentazione della lista, e non avrebbe dovuto candidare la signora Baiano”


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