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Giorgetti: “La pubblica amministrazione è la palla al piede del Paese”

Il ministro dello Sviluppo economico: "La sfida principale scritta nel Pnrr è una riforma efficiente della Pa"

Pubblicato:27-09-2021 13:12
Ultimo aggiornamento:27-09-2021 13:12

IL MINISTRO GIORGETTI INCONTRA AL MISE I RAPPRESENTANTI FIPE
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BOLOGNA – “La pubblica amministrazione in Italia oggettivamente rappresenta un po’ la palla al piede del Paese, senza offesa”. Sono le parole pronunciate dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento al convegno inaugurale del Cersaie a Bologna.

L’indice di produttività della pubblica amministrazione appesantisce il dato medio italiano. Nel privato il dato è migliore”, spiega il ministro, sottolineando l’importanza di una riforma. “La sfida di cambiare profondamente, di riformare in modo più efficiente, più pro-attivo, più mirato al risultato la pubblica amministrazione è la sfida principale scritta nel Pnrr, su cui ci stiamo impegnando”, dice. “Non è solo questione di norme, procedure e regolamenti, ma soprattutto di risorse umane motivate e premiate in base al merito. Servono energie nuove da mettere nella pubblica amministrazione”, conclude.

“SULLE NUOVE REGOLE PER I CONSUMI ENERGETICI L’ITALIA FACCIA SENTIRE LA SUA VOCE IN EUROPA”

Sulle regole che serviranno a disciplinare i consumi energetici per contrastare i cambiamenti climatici, l’Italia deve far sentire la propria voce in Europa a tutela del proprio settore manifatturiero. “Siamo in una fase di discontinuità rispetto a paradigmi che abbiamo conosciuto a livello di globalizzazione dei mercati e di decisioni che l’Europa sta prendendo”, sottolinea il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. “Siamo in fase delicata e decisiva in cui l’Italia deve giocare in Europa un ruolo importantissimo. La presidenza Draghi ci dà lo standing per far sentire la nostra voce, dobbiamo andare lì dicendo che gli obiettivi ambientali sono condivisibili, ma noi abbiamo la seconda manifattura d’Europa, mentre altri paesi hanno esigenze diverse”, spiega il ministro. “Tutti siamo chiamati a seguire gli obiettivi ambientali, ma anche a garantire la sostenibilità economica e sociale di quegli obiettivi. Con le regole che stiamo approvando ci saranno problemi per alcuni settori”, conclude.


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