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Acquaroli: “Sono contrario all’obbligo vaccinale, l’adesione resti volontaria”

Il presidente della Regione Marche si dice favorevole alla libera scelta, purché sia davvero libera e "non condizionata da una serie di iniziative che rendono impossibile la vita a chi non si vaccina"

Pubblicato:27-09-2021 12:42
Ultimo aggiornamento:27-09-2021 12:47
Autore:

francesco acquaroli
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ANCONA – “L’obbligo vaccinale è un elemento che in questa fase non andrei a considerare: la volontarietà è la scelta giusta ma deve essere una volontarietà vera”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ospite di SkyTg 24 commentando l’andamento della campagna vaccinale nel paese.

“Io sono favorevole alla vaccinazione– dice Acquaroli-. Ma penso debba esserci una volontarietà vera e che non sia condizionata da una serie di iniziative che rendono impossibile la vita a chi non si vaccina. Penso, in particolare, ai giovani. Tanti genitori vaccinati non hanno vaccinato i figli minorenni a cui viene preclusa la possibilità di fare attività sociale e sportiva. Così si rischia di discriminare la fascia dei giovani. Va garantita loro la possibilità di essere inseriti in tutti i meccanismi sociali e, in tal senso, credo si potesse fare uno sforzo per garantire, ai fini dell’ottenimento del green pass, tamponi calmierati o gratuiti”.

Sulle nuove misure per il contenimento dell’emergenza sanitaria che il Governo si appresta a varare il governatore marchigiano invita a cambiare il punto di vista. “Bisogna cambiare il punto di riferimento che fino a qualche tempo fa era il numero dei contagi– conclude-. Oggi direi che occorre ragionare sul numero dei ricoveri ospedalieri e lavorare su tutte quelle che sono le azioni da mettere in campo permettendo di curare la gente a casa piuttosto che in ospedale. Noi nelle Marche l’abbiamo fatto mettendo a disposizione dei medici di medicina generale e delle Usca un numero importante di specialisti per sostenere le cure domiciliari. È chiaro che, dall’altro punto di vista, si guarda anche a mettere in condizione tutti i settori di tornare ad aperture per garantire un rilancio economico ed occupazionale“.


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