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Liberisti italiani: “Basta oppressione, serve una rivoluzione del Fisco”

"Il vero problema in Italia non è l’evasione fiscale, perché l’evasione è una conseguenza del vero problema e cioè l’oppressione fiscale dello Stato sui contribuenti", spiega Bernaudo

Pubblicato:27-09-2019 13:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:45
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ROMA – “Nei Paesi civili – Inghilterra, Irlanda, Usa, Australia – le pretese fiscali dello Stato sono sopportabili, il sistema equo, i contribuenti sono sereni, pagano il giusto, usano il bancomat, senza imposizioni, limitano l’uso del contante, senza essere obbligati e minacciati dallo Stato, ma solo perché lo ritengono più comodo”. Così Andrea Bernaudo, presidente di Sos partita Iva e promotore di Liberisti Italiani, ha commentato gli annunci del governo in materia fiscale in vista della legge di bilancio. “Il vero problema in Italia non è l’evasione fiscale, perché l’evasione è una conseguenza del vero problema e cioè l’oppressione fiscale dello Stato sui contribuenti. Un’oppressione talmente ingiusta e sproporzionata che lo Stato per riscuoterla usa la forza militare e la strategia della tensione. Questo clima- continua Bernaudo- è intollerabile, l’aria è oramai irrespirabile! Se il governo, come dice il premier Conte, vuole fare un patto con i contribuenti italiani riduca la pressione fiscale e contributiva, oggi al 65%, e la renda accettabile, l’Italia ripartirebbe con entusiasmo, ma per fare questo dovrebbe tagliare sprechi e spesa pubblica improduttiva, partecipate, enti inutili ecc. e non mi pare sia questa la volontà politica, tutt’altro”. “Per questo motivo- conclude Bernaudo- siamo in campo con Liberisti Italiani e stanno arrivando tantissime adesioni, perchè in Italia serve una rivoluzione culturale in materia economica e fiscale. Gli attuali partiti non vogliono cambiare nulla, sanno solo mettere sul banco degli imputati i contribuenti italiani, perseguitando in primis partite Iva, micro-piccole e medie imprese, cioè le attività produttive che tengono in piedi tutto e offrono lavoro vero, così non si può più andare avanti”.

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