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ROMA – ‘Sappiamo chi è stato, con Stefano nel cuore, con il sangue negli occhi’. Con questo striscione, rivolto verso il Tribunale, è iniziato a Roma il presidio degli studenti a piazzale Clodio in occasione della prima udienza del processo bis sulla morte di Stefano Cucchi, avvenuta quasi 9 anni fa sei giorni dopo il suo arresto per possesso di marijuana.
Durante l’udienza di oggi dovrebbero iniziare le deposizioni dei testimoni chiamati dai difensori dei 5 carabinieri indagati. Intanto, sono già in centinaia i ragazzi sulla piazza con megafoni e altoparlanti, e continuano ad aumentare. Al termine dell’udienza previsto anche un passaggio al presidio della sorella di Stefano, Ilaria Cucchi.
“Sono ormai nove anni che ci mobilitiamo con la famiglia di Stefano. Questo per dimostrare che quello di Stefano non è solo un caso di cronaca ma un fatto politico. È un fatto che ci riguarda tutti”. Così, all’agenzia Dire, Francesco del collettivo ‘Sapienza clandestina’, durante il presidio degli studenti a piazzale Clodio in occasione dell’avvio del processo Cucchi bis.
“Siamo qui- ha aggiunto lo studente- per ribadire che cose come queste non devono più accadere. Siamo disposti a scendere in piazza oggi e anche nei prossimi mesi. È vergognoso il silenzio e la complicità di molti livelli dello Stato nei confronti dei carabinieri indagati. Basti pensare che chi si è provato ad opporre è stato allontanato o ridimensionato. Purtroppo quando a sbagliare sono le forze dell’ordine nessuno paga mai, se invece ti trovano con 1 grammo di sostanze stupefacenti nel migliore dei casi ti portano a Regina Coeli, nel peggiore rischi di finire in una bara”.
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