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Approvato nuovo Codice Antimafia; appello Papa per i poveri; Basta violenza, donne in piazza

Edizione del 27 settembre 2017

Pubblicato:27-09-2017 15:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:44

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VIA LIBERA AL NUOVO CODICE ANTIMAFIA

Approvato in via definitiva dalla Camera il nuovo Codice Antimafia. Tra le novità, l’allargamento delle misure di prevenzione patrimoniale ai reati nei confronti della Pubblica amministrazione. In pratica, anche per i corrotti sarà applicata la confisca dei beni. La maggioranza ha già chiesto pero’ al governo un impegno per modificare la norma. Molte le perplessità sulla equiparazione tra mafiosi e corrotti da parte del centrodestra e di personalità come il presidente dell’Anac Cantone.

APPELLO DEL PAPA, DARE SPAZIO E TEMPO AI POVERI

“Dare spazio e tempo ai poveri, ai nuovi poveri di oggi, ai troppi poveri di oggi, a fare nostri i loro pensieri e i loro disagi”. Lo scrive il Papa, nel messaggio inviato alla Famiglia Vincenziana in occasione del 400° anniversario del carisma. “La carità- aggiunge Bergoglio- non si accontenta delle buone abitudini del passato, ma sa trasformare il presente”.

BASTA VIOLENZA, LE DONNE SCENDONO IN PIAZZA

“Abbiamo diritto alla libertà”. Con questo slogan le donne tornano a manifestare. La Cgil promuove una doppia mobilitazione: giovedì per la Giornata mondiale per il diritto all’aborto sicuro e legale con flash mob e volantinaggi. Sabato con lo slogan ‘Riprendiamoci la libertà’ le donne scenderanno in piazza a Roma contro la violenza. Intanto l’Istat rende noto: 8 volte su 10 gli italiani sono responsabili dello stupro nei confronti delle connazionali.


IL GOVERNO CONTRO IL FENOMENO DELLE PARTITE COMBINATE

“Lo sport non ammette falsificazioni e inganni, e’ uno degli antidoti più efficaci contro i crimini”. Il governo scende in campo contro il match-fixing, il fenomeno delle partite truccate. Per il ministro dello Sport, Luca Lotti “chi ama lo sport rispetta le regole, il fair play e il gioco di squadra”. In Italia il volume di scommesse sportive ammonta a 350 milioni di euro. La fa da padrone il calcio con l’81%. Nel 2014 sono state 500 le persone denunciate. Le regioni con maggior numero di violazioni sono Campania e Lazio.

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