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La denuncia di Amnesty: “Migranti darfuriani espulsi, consegnati ai carnefici” /VIDEO

Ruffini all'agenzia Dire: "Con accordo Italia - Sudan calpestati i diritti"

Pubblicato:27-09-2016 17:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:06

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ROMA – “Rimandare i profughi nelle mani dei loro carnefici, l’accordo con il Sudan significa questo”: a parlare e’ Gianni Ruffini, direttore generale di Amnesty Italia, intervistato dalla Dire a margine di un incontro promosso oggi a Roma dalle ong del Tavolo nazionale asilo. Il nodo e’ l’intesa siglata il 4 agosto scorso dalle polizie di Roma e Khartoum, premessa dell’espulsione di decine di cittadini sudanesi dall’aeroporto di Torino. “E’ contro il diritto e il buonsenso fare un accordo con un Paese dominato da una dittatura da quasi 30 anni, che ha fatto la guerra contro i propri cittadini nel Sud Sudan e che e’ stato accusato per le stragi in Darfur” sottolinea Ruffini.

Il riferimento e’ al mandato di cattura spiccato dalla Corte penale internazionale (Cpi) nei confronti del presidente Omar Hassan Bashir, accusato di crimini di guerra, crimini contro l’umanita’ e genocidio in relazione al conflitto nella regione ai confini con il Ciad. Ai migranti in Italia e’ stato di fatto negato il diritto di presentare domanda di asilo, denuncia Ruffini: “Nel gruppo c’erano una quindicina di darfuriani, che avrebbero ottenuto protezione internazionale se ci fosse stato il tempo di esaminare il loro caso”.


di Vincenzo Giardina, giornalista professionista

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