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Report del Consiglio Grande e Generale di San Marino del 26 agosto – mattino

Andrea Zafferani, di Repubblica futura, annuncia il deposito di un Ordine del giorno volto a chiedere un riferimento al governo, nella commissione consiliare permanente, sulle misure che intende apportare per affrontare il problema dell’approvvigionamento energetico dei prossimi mesi

Pubblicato:27-08-2022 13:08
Ultimo aggiornamento:27-08-2022 13:08

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REPUBBLICA DI SAN MARINO – Lo stop al Memorandum con Amazon e le intenzioni del governo, la “reunion socialista’ e i timori per le presunte future alleanze, ma anche la richiesta di rettifica di Banca centrale a un comunicato di Repubblica futura sulla vicenda di banca Cis, e le riforme attese per l’autunno: sono alcuni dei temi affrontati nel comma comunicazioni che ha aperto la sessione consiliare di fine agosto. In mattinata, Andrea Zafferani di Repubblica futura, annuncia il deposito di un Ordine del giorno volto a chiedere un riferimento al governo, nella commissione consiliare permanente, sulle misure che intende apportare per affrontare il problema dell’approvvigionamento energetico dei prossimi mesi. L’Odg verrà messo al voto a fine lavori. Il dibattito in comma comunicazioni non si esaurisce in mattinata ma prosegue nel pomeriggio.

Di seguito un estratto degli interventi della seduta della mattina.

Comma n.1.  Comunicazioni


Michele Muratori, Libera

Un breve riferimento sulla missione della delegazione al recente Annual Meeting dell’Osce Pa di Birmingham, nel corso dei lavori si è avuta la riconferma del presidente uscente della Svezia, al centro delle attenzioni dell’assemblea è stata la questione ucraina, caratterizzata dall’assenza della delegazione russa in quanto il Regno unito ha vietato ai componenti l’ingresso. Non c’è stato quindi un confronto tra le parti ma c’è stata la condanna dell’aggressione ucraina da parte della Russia. Si è parlato della questione umanitaria e ho portato l’esempio dell’accoglienza di San Marino dei profughi. Quindi si è parlato anche dei problemi ambientali, dei cambiamenti climatici. Si è parlato anche di aborto, la sentenza americana della Corte costituzionale ha creato malumori e dal Canada all’Islanda, alcuni parlamentari hanno criticato questa decisione dei giudici.

Sulla nostra attualità: ormai la convocazione di agosto è diventata normalità, dispiace che all’ordine del giorno ci sia il tema dell’aborto e la legge venga discussa mentre ci sono le ferie estive della cittadinanza che ha già aspettato tanto dopo il referendum. Raccolgo favorevolmente la provocazione intellettuale enunciata da un post del Segretario Lonfernini. Agosto è un crocevia fondamentale, c’è la Festa dell’Amicizia e lì si lanciano messaggi che si possono o meno raccogliere. Noi abbiamo bisogno di parlare di cose concrete. Mi riferisco alla gestione dei rifiuti, alla sicurezza della superstrada, a sanità e ospedale: abbiamo migliorato o peggiorato i servizi in questi 3 anni? Abbiamo poi la questione energetica con l’inverno alle porte. Abbiamo trovato una soluzione alternativa sull’approvvigionamento? Si è fatto qualcosa in questi 3 anni? In tutta la Romagna siamo l’unica zona messa in ristrettezze idriche in questi mesi.

Fernando Bindi, Rf

Mentre intorno a noi in Europa e Italia affrontano, il problema del costo energetico e dell’approvvigionamento energetico, il nostro governo non affronta assolutamente in maniera organica questi complessi temi. Il nostro gruppo non ha intenzione di fare chissà quali manifestazioni, vuole solo far ragionare la maggioranza e il governo attorno a un metodo e a degli obiettivi. Il costo delle bollette comincia a pesare, la nostra edificazione a macchia di leopardo ha costi per i collegamenti dei servizi idrici e fognari, tutto ciò che serve per le abitazioni. Il governo ha intenzione di mettere a fuoco il complesso del problema di cui le bollette sono la punta dell’iceberg? Vorremmo avere una serie di provvedimenti collegati, al di là dell’emergenza, che si possa dire al Paese ‘noi possiamo arrivare fin qui’, non si può continuare a giocare sulla propaganda, la chiacchiere, i post. Ci siamo indebitati e bisogna avere una visione anche per il piano di rientro. Ma manca. E chiediamo che il tema complessivo dell’approvvigionamento -energetico, idrico-sia legato a una visione di medio periodo, comprensibile, praticabile ed equa. Ci poniamo in maniera laica di fronte ad eventuali proposte che meritino e abbiano una base di discussione.

Marica Montemaggi, Libera

Le problematiche sono tante e urgenti. La questione del metodo è fondamentale di fronte alle emergenze. Oggi in un articolo,  un consigliere di maggioranza sottolinea mancanze nelle soluzioni per l’emergenza idrica, noi ricordiamo che c’è una delibera che ha imposto sacrifici agli agricoltori che fanno salti mortali per non distruggere i raccolti e ci troviamo di fronte alle sollecitazioni proprio di chi in realtà ne ha responsabilità politica. Nel 2021 c’era la delibera per un gruppo di lavoro che pensasse a delle soluzioni, nel 2022 abbiamo la delibera per il divieto all’uso dell’acqua ai cittadini e riscontri zero. E’ deludente vedere governo e maggioranza che hanno consapevolezza delle necessità del paese, ma non le affronta. Ci sono falde acquifere da scoprire, ma al momento la soluzione è sulle spalle dei cittadini che pagano bollette salatissime. Si sta arrivando ad un aumento della forbice e disuguaglianza tra ricchi e poveri nella nostra comunità, e non risultano interventi concreti che possano diminuire questo gap.

Sono tanti i fenomeni non dichiarati, tante le situazioni conosciute ma che non vengono poi pubblicizzate, fenomeni di violenze e persone pericolose che vengono monitorate in territorio. Mi riferisco a tante donne che lavorano in attività serali e sono preoccupate per il venir fuori di certi fenomeni, le forze dell’ordine sono impegnate a tenerli monitorati e sollecito i Segretari competenti a fare altrettanto. Invito a rimettere in piedi il progetto di sicurezza che era presente prima del covid per i ragazzi e le ragazze in particolare, per informarle e mettere in sicurezza.

Sara Conti, Rf

Purtroppo mai come in passato la vita politica del paese si è caratterizzata come ora dal ricorso al tribunale per fare denuncia, la percezione generale è quella di un tribunale inteso da vari attori come mezzo per eliminare avversari politici o comunque per colpirli e indebolirli. Non siamo indenni da questo clima. L’ultima intimidazione giunta è degna di nota e vogliamo raccontarla a consiglieri e cittadinanza. Il 27 luglio scorso la presidente di Banca Centrale, Catia Tomasetti, ha fatto pervenire alla nostra forza politica una missiva in merito a un comunicato stampa da noi prodotto dal titolo ‘bail in in salsa sammarinese’. Dopo tante considerazioni, la presidente ci intimava a provvedere entro il 29 luglio 2022 a rettificare il comunicato con dichiarazioni da lei citate poi nella missiva. Bontà sua, Banca centrale ora scrive anche le rettifiche dei partiti. E la presidenza concludeva che in mancanza  ‘ci si riserva di adire a opportune sedi anche penali per la tutela dei propri diritti’. La frase incriminata sul nostro comunicato è la seguente ‘Rf cercò di risolvere questione Cis attraverso la cessione ad un acquirente e sarebbero state necessarie iniziative tempestive da parte, da un lato, di Banca centrale per individuare con chiarezza se gli investitori presentati fossero seri, dall’altro dalla politica per trovare condizioni reciprocamente sostenibili. Purtroppo mancarono entrambe’. Ci si riferiva al frangente dell’eventuale cessione di Banca Cis ad un acquirente. Spetta a Banca centrale infatti la valutazione della serietà degli acquirenti. Il documento del 4 luglio 2019- emerso anche grazie al lavoro della Commissione d’inchiesta- rivela come a pochi giorni dal diniego all’acquisto, Banca centrale presentasse alla politica una situazione sospesa, dettata dalla necessità ulteriori approfondimenti. Il congresso di Stato a più riprese richiese dati e valutazioni per gestire la situazione della crisi di banca Cis. Ecco cosa definiamo ‘tempismo’ nel comunicato. Al di là delle opinioni personali, crediamo sarebbe stato auspicabile valutare la serietà dell’acquirente con tempismo. Un’opinione su quanto accaduto crediamo sia più che lecito esprimerla, tanto più da un partito politico, è annoverato nel diritto della libera espressione di un cittadino, tanto più da un partito su una vicenda che ebbe portata su tutta la Repubblica.

Al netto delle singole visioni politiche sulla vicenda in oggetto, vi pare possibile che Banca centrale possa intimidare una denuncia, a fronte di un comunicato stampa di una forza politica, permettersi di usare soldi di tutti noi, per denunciare cittadini sammarinesi che hanno espresso una opinione? Da quando e da chi Banca centrale è autorizzata a diventare un attore politico, a cimentarsi nella diatriba tra partiti? La riteniamo una ingerenza  nel dibattito politico. La minaccia di un partito è unfatto inopportuno e grave, con la percezione che il tribunale sia utilizzato da vari attori della vita del Paese come mezzo per eliminare avversari politici purtroppo più che fondata.

Noi riteniamo Banca centrale debba concentrarsi sulle enormi sfide da affrontare e invito a visionare il carteggio che lascio all’ufficio di Segreteria.

Carlotta Andruccioli, Dml

Un breve e doveroso resoconto sulla delegazione sammarinese sulla conferenza dei presidenti dei parlamenti dei piccoli Stati che si è tenuta a Monaco, è stata una opportunità per coltivare rapporti e una tre giorni di confronto utile e costruttivo su diversi temi. Uno il turismo- sostenibile, culturale e storico- ci siamo poi confrontati sul ruolo del parlamento nei momenti di crisi, pandemica o bellica, si è concordato sulla necessità di far tornare centrale il parlamento nell’attività di uno Stato. Si è discusso dell’impegno poi sulla parità di genere, per colmare un gap ingiusto.  Quindi il tema della transizione ecologica e digitale, con l’appello di richiamare le istituzioni dei piccoli Stati perché investano e regolamentino in innovazione tecnologica e sostenibilità.

Mi collego a questo per chiederci perché in passato e oggi sono state perse tante opportunità per San marino? A volte qualcuno lavora per vanificare gli sforzi degli altri, ma questo immobilismo di cui la politica ha grandi responsabilità è qualcosa che sta logorando il paese. Davvero non capiamo che sono le logiche dell’immobilismo e del mantenimento del potere che hanno portato a indebitare il paese e ci hanno fatto perdere opportunità? Non sono d’accordo, quello che c’è sul tavolo va portato a casa e serve un’azione innovativa e riformista. Se si parla di innovazione si parla del progetto di digitalizzazione del Paese firmato da Amazon che garantisce a San Marino una serie di opportunità per creare lavoro, nuova economia e nuove entrate, per avere una pubblicità positiva su una vetrina  mondiale. Se non si prosegue su strade così serie e virtuose, per carità, è  legittimo, ma lo si dica al microfono e ci si prenda le proprie responsabilità. Se perdiamo opportunità simili, proprio quando andiamo incontro a una stagione recessiva, e in un momento simile, non è possibile che gli unici interventi che il governo contempla sono la riforma delle pensioni e dell’igr, che vanno fatte, ma sono in chiave recessiva e serve anche altro, servono investimenti, per rendere queste riforme più sostenibili.

Nicola Renzi, Rf

La situazione in cui ci troviamo è molto complessa. Libera fece finire la precedente legislatura con un progetto politico dichiarato, quello di arrivare a un governo di unità nazionale, il più ampio possibile, che doveva risolvere i problemi gravissimi che il Paese aveva davanti. Oggi, se guardiamo indietro, questa proposta è ancora più attuale. Con tutto quello che c’è stato da tre anni a questa parte, i problemi del paese non sono diminuiti ma aumentati. In parte anche per una certa inerzia di questo governo che-  ad eccezione del Sds Ugolini- si è dimostrato non capace di affrontare le sfide.

Lo slogan ‘riforme’ detto un anno fa o tre anni fa ha un rumore e delle conseguenze diverse oggi. Con l’inflazione conclamata al 10%, le aziende che temono di non poter reggere i costi della produzione- e non intendo le grandi aziende energivore, ma anche le piccole attività, negozi e ristorazione, che si sono visti aumenti delle bollette che annullano guadagni e anzi portano in perdita. In Italia questa situazione è già arrivata, da noi quando arriverà o fallirà l’Azienda dei servizi- e dietro lo Stato nel sovvenzionarla- o questo peso sulle attività e sulle famiglie sarà onerosissimo. Se a questo sommiamo il peso delle riforme, oggi siamo arrivati al punto più delicato degli ultimi 50 anni.
E’ normale che in una festa come la festa dell’Amicizia ci si attendano indicazioni per il futuro politico. Bene, la proposta che è venuta da quella festa, da cui ho letto i comunicati, è che l’unica novità politica è la ‘reunion socialista’: scusate ma mi sembra di sognare. Ne fanno parte tutti partiti già presenti in Aula- tranne uno- nella lista Npr che tra mille travagli appoggia questo governo. Spiegatemi la novità, se è il tornare agli anni in cui ‘stavamo bene’, con Dc e Ps, se si vuole tornare a questo. Gli elettori potranno decidere di avallare questo progetto politico e così cancelleremo 25-30 anni di storia del paese, metteremo da parte il Conto Mazzini e sapremo che ci aspettano anni di socialismo rampante e della Dc ‘come una volta’. Mi ha stupito il silenzio di Rete, rassegnato ad aver traghettato il paese dal pre al post Conto Mazzini, dopo averlo affossato?

È possibile che un progetto che il governo sta spacciando come nodo risolutore dei problemi del paese, quello di un signore spagnolo che vuole investire a San Marino, venga trattato così dal governo, con una notizia data prima al Corriere della Sera che non al Consiglio Grande e Generale o ai cittadini?  Diteci qual è lo sviluppo che avete in mente per il paese. Se vogliamo invece perderci con le alleanze che tornano il problema sarà irrisolvibile.

Federico Pedini Amati, Sds Turismo

E’ tanto tempo che non si parla di rimettere insieme il mondo del socialismo, sono contento lo si faccia. Ma questa storia del Conto Mazzini che sarebbe rappresentata da socialisti e dalla Dc e che Ap è scevra da qualsiasi ‘uomo birichino’ tra le sue fila.. è storia vecchia. Peccato che quei socialisti birixhini in Aula per caso non siedano più. E’ la storia personale di ognuno di noi che dimostra a vario titolo l’essere persone serie o meno o l’appartenenza all’area socialista? Tutte le volte, con il farmi dare lezione da Alleanza popolare in Aula, che ci viene a dire ‘tornano i socialisti e la Dc, quei birichini, mentre noi siamo i più bravi del mondo ma non ci guarda più nessuno’… ma per fortuna che non vi guardano più, perché insieme a quei’ birichini’ di socialisti che non ci sono più, anche se giovani, avete fatto i danni più gravi della grandine, primo fra tutti banca Cis, con Grandoni, Guidi, Confuorti, Savorelli, Grais…ma ci dimentichiamo tutto.

Quei correntisti del Cis che questo governo ha messo in protezione, nel bene o nel male, rinnovando dei bond, correntisti che avevano perso i loro soldi per dei truffatori di mestiere, che ci hanno rubato anche 120 mln di euro dei fondi pensioni con banca Cis, su cui lo Stato ha dovuto garantire. Tutte queste cose prima di dire le sciocchezze, ve le ricordate? I delinquenti saranno altri. Noi facciamo saltare il Conto Mazzini? Lo hanno fatto saltare Rete e i socialisti? Io sono arrabbiatissimo che nessuno abbia pagato in questo Paese, in forza di un autoriciclaggio che a quel tempo non esisteva, così c’è scritto nelle sentenze. Ma c’è un altro problema più grave. I ladri ci devono restituire i soldi e mi aspetto che anche i soci del Cis che non hanno pagato niente paghino i danni al paese. Abbiamo salvato le banche, tutte e tutti insieme, per i soldi dei correntisti. Ma ci sarà un giorno in cui questi soldi dovranno essere chiesti a chi li ha rubati e che li ha in Lussemburgo in società off shore e si possono ritrovare magari in Austria .. e oltre ai soldi dei correntisti, hanno rubato i soldi del Fondiss. Ben venga il ritorno di socialisti, liberali, della Dc… ce ne scampi invece da Ap, spiace si continui a dare pagelle. Questo è un momento molto particolare, abbiamo superato metà legislatura e da adesso in avanti o si mettono in mapo le riforme promesse- previdenziale, igr e lavoro- oppure sicuramente a inizio anno ci sarà un momento in cui ci dovremo tutti insieme interrogare di nuovo se ha senso andare avanti con questa maggioranza e governo, se le riforme non sono state avviate e senza che ci sia stata la loro conclusione.

Matteo Ciacci, Libera

Finalmente il Segretario Pedini ha fatto un intervento politicamente fuori dagli schemi, si è limitato a lanciare una serie di appelli: ‘speriamo di far pagare chi ha creato i buchi Cis, speriamo di fare riforme..’. Sono d’accordo anche io. Penso Pedini che lei sta facendo un buon lavoro come Segretario del Turismo, ma non venga a raccontare che con questo governo ha combinato qualcosa per avanzare processi legati ad evidenziare responsabilità rispetto agli istituti di credito. Solo nel 2019 il Cis è stato chiuso. Noi le azioni di responsaibilità le stiamo facendo o no? Si torna a parlare con Adesso.sm che ha vinto le elezioni, ha governato e ha chiuso definitivamente una situazione in cui Cis, tribunale e Banca centrale, insieme, coordinavano faccende portando avanti una banca ai danni del Paese. Tutti avete foraggiato il sistema e qualcuno poi ha detto ‘basta’. Lei continui a fare il Segretario al turismo e magari sproni a lavorare per portare avanti le riforme. Questo deve fare. Se poi vi state coalizzando come socialisti poco importa, le alchimie a Libera interessano poco. Noi di Libera siamo attenti a portare il contributo sulla legge Ivg, cercheremo poi di fare proposte sulle difficoltà del Paese, con onestà intellettuale e serietà. Perché la relazione della Commissione dì inchiesta dice una cosa: che è stata approvata la legge sulle risoluzione bancarie, siamo noi gli unici che hanno fatto pagare qualcosa ai farabutti soci e amministratori del Cis grazie a quella legge.

Massimo Andrea Ugolini, Sds Giustizia

Al consigliere Ciacci: il congresso di Stato, tramite l’Ecc.ma Camera, si è insinuato in tutti i processi per cercare di far pagare a chi ha creato tutti i dissesti bancari, tra cui anche la galassia Cis, affiancando a quelli dell’Ecc.ma Camera il fior  fiore di avvocati, perchè vogliamo che paghi chi è stato corresponsabile di quei dissesti, e qui ci sono le delibere del congresso di Stato. Questo governo ha impugnato anche le archiviazioni, perché vogliamo far sì che si trovino responsabilità di chi ha causato dissesto. Il governo sta facendo tutto quanto nelle sue possibilità. Almeno questo governo sta cercando di portare stabilità nel sistema bancario e finanziario, che comincia a ricrescere oggi, non ci vantiamo di aver chiuso compagini bancarie. E spiace che Conti parla di clima di intimidazioni, Adesso.sm non ha mai lesinato esposti e delibere del congresso per appurare se consiliari erano passibili di misfatti. Se qualcuno si ritiene legittimato di chiedere rettifica di un comunicato non la farei una questione di Stato. E anche i richiami al Conto Mazzini: abbiamo fatto tutte le norme per prevenire la corruzione, siamo tutte persone esposte politicamente, abbiamo un regolamento di codice di condotta del Congresso e del consiglio, il Greco ha riscontrato il completo adeguamento delle norme…dire basta polemiche… abbiamo fatto il tutto per tutto per stigmatizzare certi comportamenti e chi è qui in Aula può dire che quelle situazioni le ha combattute. E basta ad Ap che si erge paladino della giustizia, è stato per 13 anni al governo con tutti praticamente. Oggi è fondamentale dare risposte all’attualità, dare riforme che sono pronte e in autunno saranno depositate. E se troviamo imprenditori disponibili a investire in Repubblica, ben venga. Anche il Distretto economico speciale, un investimento particolare, declinato in altri paesi in isole e quartieri, per noi più sarà complicato, per questo ci sono approfondimenti per capire se è un investimento compatibile alla nostra realtà. Che sia Amazon o chiunque investitore si affacci alla nostra realtà deve capire le nostre peculiarità e qual è la nostra storia. Difficile ci sia la concentrazione di un settore in un unico soggetto, abbiamo sempre investito sulla diversificazione anche nella distribuzione del potere, si guardi la Reggenza. 

Pasquale Valentini, Pdcs

Si stanno prospettando situazioni a cui da sola San Marino non potrà dare risposta, pensiamo al tema energia. E’ un tempo particolare, bisogna prendere decisioni. Vi ricordate il tema della Festa dell’Amicizia: alla politica si chiede sempre di più, ma si ha sempre meno fiducia nei politici. Qual è il percorso delle decisioni che mettiamo in piedi? Congresso di Stato, Consiglio e Pa, sono i tre soggetti che o trovano una modalità significativa, pertinente ed equilibrata di operare, oppure il processo delle nostre decisioni è viziato. E non porta risultati. I tempi sono talmente cambiati che se non entriamo nel merito delle questioni, non ci mettiamo nelle condizioni di agire, di avere interventi, leggi, un’organizzazione dello Stato. Quando esce una decisione dal congresso di Stato è collegiale e dovrebbe essere correlata da una relazione che spiega il perché sia stata presa e quale settore della Pa è coinvolto e come è coinvolto. Senza questo primo passo, sembra che il congresso operi in uno statuto particolare, sganciato da tutto. Poi si deve individuare il coinvolgimento del Consiglio nei tempi e in modalità da individuare, non può essere dalla sera alla mattina. Sul ruolo del Consiglio Grande e Generale bisogna che ci riflettiamo, anche gli altri paesi che chiedono relazioni al Parlamento ci mettono in difficoltà, perché lavoriamo diversamente da altri Parlamenti. Certi passaggi sono la garanzia del sistema democratico, se si saltano, il sistema non è più democratico. E molte decisioni che prendiamo non le prendiamo in piena consapevolezza, non ci sono condizioni per averla. Di fronte a una stagione di riforme grossissime da fare e una ipotesi di associazione Ue, se non abbiamo oliato bene questo rapporto tra organismi dello Stato, noi ci mettiamo inevitabilmente a rischio.

Giovanni Maria Zonzini, Rete

Penso sia l’approccio sbagliato quello di una istituzione che si rapporta con lettere protocollate, ipotizzando di denunciare le forze politiche per un comunicato stampa, non è questo l’atteggiamento che dovrebbe avere l’organismo direttivo di Bcsm, laddove ci siano forze politiche che esprimono le loro posizioni. Invito il presidente Tomasetti e il Consiglio direttivo dall’astenersi dal mettere in campo azioni legali nei confronti delle forze politiche. Piuttosto promuova un chiarimento, anche privato.

Detto ciò, non comprendo, colleghi di Rf, la vostra campagna di retroguardia ancora sulla questione della vendita di Banca Cis, tre vostri membri erano in Commissione di inchiesta e hanno firmato la relazione in cui si dice che quelli di Stratos erano dei truffatori e che Banca centrale bene fece a non autorizzare la vendita di quella banca a una manica di truffatori. Voi eravate in buona fede e pensavate fosse giusto vendere la banca, ma a quell’investitore è stato meglio non venderla. Il resto si può discutere, ma mi sembra un dettaglio. Questa maggioranza e governo dovrebbero fare tutto per rimarcare la differenza: non è questo il governo che incarica un legale per monitorare comunicati stampa e posizioni dell’opposizione e trovare appigli per denunciarli. Dobbiamo mostrarci superiori da questo modo di condurre la battaglia politica.

Alessandro Bevitori, Libera

Questa maggioranza e governo con 44 consiglieri più 10 segretari, questo plotone di esecuzione doveva far ripartire il Paese ma ad oggi siamo a zero. La progettualità-e non parlo delle dichiarazioni di intenti- non c’è. Nella precedente legislatura, chi parlava di progetti veniva fatto nero. Qui non c’è niente, si va tutti a Roma, si fanno foto con ministri, ma i fatti da tre anni non ci sono. Attenzione a festeggiare e a stappare le bottiglie come se le cose siano state fatte, perché oggi i risultati sono zero. E lo avete visto con la Centrale del Latte, è tutto bloccato perché far partire le cose nel paese è difficile, soprattutto con un governo litigioso.  Infine, sulla ‘grande novità’ della reunion socialista: Pedini dice che non ci sono i mazziniani, vedremo chi ci sarà e il risultato.

Denise Bronzetti, Gruppo misto

Ieri sera mi sono imbattuta nel post del Segretario Lonfernini. Ha ragione quando richiama alla responsabilità la politica, auspicando nel dibattito interno si parli delle emergenze del paese. Ma so bene cosa intendeva dire, c’erano messaggi chiari al suo partito e nei confronti di chi sta ritentando una reunion socialista. Credo sia necessario parlarne però Segretario in Aula di queste dinamiche. Perché temo che questa aggregazione non nasca con gli obiettivi che la maggior parte di noi auspica. Il problema non sono i ‘giurassici’, ma chi costantemente li riabilita. Se ai vertici della classe dirigente e delle istituzioni del paese ci sono persone non sono autonome politicamente, ma persone che hanno necessità di rivolgersi ai personaggi del passato per elaborare strategie politiche, e non solo quelle, vuole dire che sono incapaci, che hanno fallito nel proprio ruolo. Nel condurre le politiche di un paese, o arrivano dossier scottanti in congresso o in dibattito del Consiglio: e cosa fanno questi segretari di Stato  e consiglieri? Stanno filo diretto con i loro mentori, per farsi dare soluzioni o sono autonomi? Continuo ad esprimere la mia appartenenza a questa maggioranza, ma vorrei sapere chi conduce le politiche e chi prende le decisioni. Perché il dubbio sorge legittimo.

Dalla formazione di Npr si è tentato più volte di aggregare in lista l’area socialista, smentendo la natura per cui era nata la lista, ovvero mettere insieme soggetti anche di derivazione politica diversa, per far fronte alle emergenze del paese. Il danno è stato che si sono posti poi dei veti, cercando questa ricostruzione socialista, e si continua a dire chi può e chi non deve far parte di quella aggregazione. Si sono usati due pesi e due misure, cercando di denigrare, distruggere- ma non ce l’avete fatta- i propri colleghi, e non solo politicamente, perché si sono usati argomenti al di fuori della politica. E vorrei che qualcuno dentro Npr avesse il coraggio di dire al microfono che in tali riunioni si dice ‘e però lei bisogna farla fuori’. Abbiate il coraggio di ammettere i vostri errori, allora potremo parlare di riunificazione socialista con presupposti veri e reali per l’interesse del Paese. Perché sono convinta serva più riformismo, più sinistra e più socialismo nel paese. E vi chiedo se quanto avete fatto in questi due anni incarna certi valori.

Gaetano Troina, Dml

Sono molto preoccupato seguendo anche le cronache della vicina Italia sugli sviluppi che la questione del costo del gas ha raggiunto. In un momento in cui gli speculatori stanno approfittando della situazione, invito anche San Marino a tenere la guardia alta. E’ una delle conseguenze di una guerra che non sta volgendo affatto alla fine.

Quindi la questione Amazon: sono molto dispiaciuto per la grande confusione che si è creata su questa tematica,  a mezzo di comunicati, commenti, articoli…due sono le tematiche connesse, la consegna dei pacchi, un problema irrisolto dal 2014, e l’altra è la tematica della digitalizzazione del Paese. Il segretario Righi ha individuato l’interlocutore e individuato possibili soluzioni. Amazon è abituato a mercati più ampi di quello sammarinese e per l’azienda risolvere il problema dei ‘pacchi a San Marino’ non è una priorità. Si è provato a cercare perà una opportunità che portasse anche a risolvere questo problema. Sarebbe un enorme peccato, a fronte di un Memorandum sottoscritto e di un impegno preso, fare passo indietro. Noto d’altra parte sia stata fatta confusione sul tema della sovranità digitale. Penso sul tema sia opportuno che intervenga chi è tecnico della materia. All’esterno di San Marino Amazon è una realtà che collabora con Stati, enti e aziende di successo, parlo di Bce, Commissione europea, Stati come Belgio e Olanda, Ministero della giustizia italiano. Pensate che queste realtà non si sono poste problemi sicurezza e conservazione dati? Amazon ha fatto diverse proposte su eventuali locazioni di server in cui custodire dati, si tratta di scegliere per San Marino. Se in Europa, non vedo normative migliori altrove sulla protezione dati. Le opportunità ci sono e non vanno sprecate e vanno valutate per la loro serietà. Se invece tutte le proposte si scartano per questioni politiche, si crea un immobilismo che non consente al paese di andare avanti. 

William Casali, Pdcs

Propongo al congresso di Stato una proposta nata anche all’interno del mio gruppo, che inviti l’Authority Ict in forza del Memorandum ad aprire un tavolo di confronto, i cui invitare anche Amazon, per dare supporto e dare seguito a quanto scritto. Ci sono tante cose nel Memorandum, sio parla di un possibile supporto al Congresso..può essere una soluzione per andare avanti. Vogliamo fare in modo che società come Amazon possano investire a San Marino e che in territorio ci possano essere sinergie per andare avanti con gli intenti del programma di governo- dove si trova il discorso della sovranità digitale. E’ un modo con cui ci si può approcciare. Poi la formazione per gli  studenti, la certificazioni delle imprese sono sicuramente aspetti ben voluti e devono andare avanti. Vorrei passasse il messaggio che il desiderio di proseguire con il Memorandum c’è e bisogna farlo in modalità per permettere tutti gli equilibri.

Alberto Giordano Spagni Reffi

La dichiarazione del segretario Pdcs Giancarlo Venturini alla Festa dell’Amicizia su possibili aperture a una ‘certa zona’ e il comunicato sul dialogo dei satelliti socialisti mi spinge a qualche battuta: è chiaro e ordinario che il segretario Venturini possa anche aprirsi idealmente a una simile conformazione, quanto meno per abitudine. La vicinanza di una certa area socialista con la Dc è stata vista e rivista molte volte nei decenni. Se ha comportato per la Dc dei vantaggi, come l’essere ormai l’unico partito che riesce perennemente- da Rovereta in poi- a risultare sempre incisivo e grande, e a ottenere successo, ed è giusto perciò che il Segretario possa appoggiare una idea simile- questa alleanza è anche quello che ha portato alla distruzione dei ‘partiti socialisti’, e non solo a San Marino.  L’area politica di chi si professa di sinistra, in tutto l’occidente, è calata notevolmente proprio perché viviamo in un mondo incentrato sul ‘centrismo’ di una destra moderata. Quando la sinistra non moderata si scontra con il centrismo, non si capisce chi sia più di destra o sinistra, c’è appiattimento ideologico. Il mondo va in quella direzione, è essenziale invece la rinascita vera della sinistra, che io auspico, e cui mi sono sempre sentito di appartenere, ma servono persone veramente di sinistra, che sappiano parlare di sinistra. E devono tornare i temi che hanno contraddistinto la sinistra, che tornano ad essere attuali, come i temi dell’ambiente,  poi ci sono classi e ceti che necessitano un riscontro. Insomma, vorrei tornare a sentire – e non solo a san Marino- un po’ di sinistra . Ben venga ogni forma di aggregazione della sinistra, ma che siano sostenute da una rete di valori di sinistra che li tiene uniti.

Mariella Mularoni.   Pdcs

Nei Consigli di maggio e giugno, da parte della maggioranza e dei segretari di Stato, era stata annunciata una stagione di riforme e da tempo la maggioranza ci sta lavorando. San Marino, diversamente dall’Italia, non ha ricevuto gli strumenti del Recovery Plan, e si trova in una situazione più complessa. Il contesto internazionale non è facile per le incertezze legate all’approvvigionamento  energetico, alla crisi pandemica e alla guerra. Il programma economico ci impone di andare avanti con le riforme previste per creare delle riserve. Il sistema potrà sostenersi con politiche che prevedano riforme, investimenti pubblici e privati, per diventare più moderni e attrattivi. Le riforme non possono più essere rinviate e auspico avvengano nei prossimi mesi con una più ampia condivisione in maggioranza e opposizione. Non è accettabile che ogni forza politica utilizzi a fini personalistici il tema delle riforme e si arrivi in Consiglio con progetti preconfezionati e non condivisi.

Fabio Righi, Sds Industria

La nostra realtà oggi fa conti con dinamiche esterne rispetto cui non può essere totalmente indifferente. Il governo si sta interrogando e sta ponendo basi per la gestione di una situazione che potrebbe diventare complessa nella seconda fase dell’anno. E se ancora oggi abbiamo dati positivi sulla crescita del tessuto economico, non possiamo rimanere fermi sul contesto internazionale che tocca materie prime su cui il nostro Paese non è mai stato autonomo. Mi astengo rispetto valutazioni di natura politica, ci dobbiamo piuttosto misurare sulle cose da fare e sui progetti sul tavolo, dovremmo misurare su questi la tenuta di governo e maggioranza. Sulle riforme di pensioni, Igr, lavoro: non sono solo questi gli interventi che servono alla ripartenza paese. Possono solo avere un taglio recessivo. Che tipo di approccio vogliamo avere in questi tempi difficili? Di immobilismo, recessione rispetto a un mondo che evolve, o vogliamo trasformare l’evoluzione in opportunità? Ci sono riforme che normalizzano e riforme che determinano evoluzione ed entrate, se non camminano in parallelo si corrono rischi. Si devono trovare soluzioni per avvii e aperture a nuovi mercati, non la soluzione “asso prende tutto”, senza un approccio strutturato.

Su Amazon: faccio fatica a sentire in Aula, ‘di questo non sappiamo niente’. La documentazione è pubblica, è passata ai gruppi, sono state fatte serate anche sul momento della firma del Memorandum e la Segreteria è disponibile per chiunque voglia un approfondimento. Ma cogliendo quanto è venuto fuori, per fugare piena disponibilità a un confronto con lo stesso Amazon, di modo che si possono fare tutte le domande e fugare ogni dubbio- e non mi scandalizzo che il Consiglio e paese dica no a questi gruppi- ma lq decisione deve essere presa sulla base di dati e informazioni corrette. Colgo quanto venuto avanti da diversi consiglieri per ri-approfondire il tema e che l’impegno è di riaprire quanto prima il confronto per fugare ogni dubbio per andare alla risoluzione di una ‘incomprensione’. E’ follia solo pensarlo che Amazon sia venuto per rubare informazioni sensibili sui sammarinesi.

Gerardo Giovagnoli, Npr

Noto che la notizia di un incontro tra le forze socialiste ha destato notevole interesse, al di là di battute e polemiche di chi al momento al tavolo non c’è, vedremo che succederà. Traggo le parole del consigliere Spagni Reffi- che non milita nei nostri movimenti- ma richiama a valutare la storia del socialismo su una questione di sostanza e progetti in senso positivo, e questo identifica che il partito che vogliamo andare a creare non è cosa del passato. Ci sono contenuti che rivendichiamo e su cui vogliamo parlare con altre forze politiche che si allineano per come vedono il Paese e il suo futuro. Essere socialisti è ben richiamato da paesi come la Germania e i Paesi scandinavi.

Tutti i paesi oggi sono appesi a un filo sottilissimo che ha a che fare con il cambiamento climatico, non possiamo correre il rischio di arrivare a un punto di non ritorno e in questo la questione energetica è fondamentale. Poi c’è il tema economico, gas ed energia elettrica vulnerabili, la variazione prezzi è diventata drammatica. C’è la questionr di autonomia e sovranità.  Come europei dobbiamo condurre un percorso di cambio e sostituzione con energie alternative. La risorsa solare è infinita e non la devi comprare da nessuno. T

Maria Catia Savoretti, Rf

In tema di nuovo ospedale, consulenze bizzarre e insolite conferite a più persone esterne al Paese, pensiamo a quella per reperire finanziamenti per poterlo costruire. Che fine hanno fatto queste consulenze, sono ancora in corso? Sono terminate? Ci sono esiti?Si sono trovati poi finanziatori? Prima ancora di un nuovo ospedale, dobbiamo pensare a risolvere problemi della sanità che sono tanti e sono sotto gli occhi di tutti.

Per reperire finanziamenti per il nuovo ospedale sono state fatte 4 delibere: l’incarico a due professionisti  per 107 mila euro per una ‘consulenza economica’ per realizzare il nuovo ospedale, non è legata al risultato. Ovvero, se non si trovano finanziamenti viene pagata comunque. Poi una delibera per altri 30 mila euro ad uno dei due precedenti consulenti che ne aveva già avuti 107 mila, per proseguire la collaborazione. Rf ha presentato quindi una interpellanza su questo atteggiamento fuori controllo. Poi un’ultima delibera, per 300 mila euro a uno studio italiano per redarre un esame sulla vulnerabilità sismica sulla struttura dell’ospedale. E allora perché non si sono cercate collaborazioni interne?  Anche con la nostra università?

Vladimiro Selva, Libera

Spesso le consulenze di questo governo non hanno connotati di investimenti e diventano solo spesa corrente, non portano risultati e si fanno solo contenti i consulenti. Si ricevono inoltre informazioni già reperibili diversamente. La consulenza per 300 mila euro per uno studio sulla vulnerabilità sismica assegnato a uno studio romano è stata oggetto di dibattito, in Commissione IV^.

Professionisti sammarinesi avevano già avviato uno studio sullo stesso oggetto, sarebbero stati in grado di proseguirlo e non si capisce perché sia stata fatta partire una consulenza esterna, abbiamo fatto una interrogazione e aspettiamo risposta.
Andrea Zafferani, Rf
Il tema del carovita sarà al centro dei prossimi mesi. Nel Consiglio di luglio abbiamo portato proposte precise su questo tema, sul caro-bollette, caro-carburante e caro-spesa, su cui c’è necessità di intervento. Ma sono state trattate con sufficienza dal governo, minimizzate dicendo che ‘la nostra situazione è meno preoccupante che in Italia’. E’ vero, il punto di partenza è migliore, ma quando si parla di rincari improvvisi e notevoli a carico delle famiglia su consumi indifferibili e insostituibili, questi pesano sui bilanci delle famiglie tantissimo. Ora proporremo sulla stessa logica un Odg per chiedere al governo di riferirci nella competente commissione consiliare cosa intende fare a riguardo e anche per incrementare fonti di approvvigionamento energetico e idrico.
Concentrarsi sugli assetti di alleanze future mi sembra non opportuno in questo momento, mi auguro il governo si concentri più sulle traiettorie per risolvere le questioni aperte.  Sulle riforme: capisco le difficoltà che si vivono nel fare la riforma per esempio delle pensioni, che se la si vuole fare come si deve, è da un lato recessiva, ma è un massacro elettorale e lo capisce chiunque. Nessun governo politico ce la fa. Avremmo il dovere, anziché parlare di alchimie e strategie politiche, di chiederci come facciamo a fare le riforme che servono al paese, con governi che sanno bene che  esauriscono il giorno dopo averle fatte la possibilità di essere rieletti.Emanuele Santi, ReteA Ciacci: le leggi sulle risoluzioni bancarie è ver,o sono state fatte nella loro Legislatura, ma poi la grande mancanza della legislatura di Adesso.sm è che non sono state fatte azioni di responsabilità agli amministratori di Banca centrale e di Cassa di risparmio, che sono state fatte invece da questo governo e anche le azioni di opposizione ai decreti di archiviazione. Ve ne siete dimenticati.
Viene sollevata la questione della documentazione depositata in ufficio di Segreteria da Rf sullo scambio di lettere con Banca centrale: su questo temo ormai sia la Commissione di inchiesta e altri hanno avuto modo di appurare che quella di Stratos era una vendita farlocca, gli acquirenti erano truffatori e se c’è stata polemica su qualche mese in più nell’arrivare a capire quello che c’era dietro a Stratos, credo sia polemica sterile. Il dato di fatto è che nella vendita da voi sostenuta di Banca Cis, l’acquirente era parte della banda, era un truffatore e non ne avevamo bisogno.
Sulla questione Amazon di mia conoscenza è che lo Stato ha fatto una delibera e dato mandato a un gruppo tecnico di fare una valutazione di quelli che possono essere gli ambiti di collaborazione, dei possibili servizi di cui il Paese può servirsi, e va nella direzione opposta da quanto asserito dai colleghi di Motus, secondo cui qualcuno dal governo voglia fermare Amazon. Mi auguro poi quando verrà prodotta la relazione, si faranno tutte le valutazioni, ma non dobbiamo mischiare gli ambiti, da un lato c’è il dato della digitalizzazione, e valutare la collaborazione, preservando l3 nostre peculiarità e i dati di sistema. Ma non si può mescolare questa questione con quella dei pacchi, qui anche chi ha delega a Commercio e Finanze deve attivarsi, perché la stortura che a San Marino Amazon vende in esenzione di monofase deve essere risolta. Altri colossi in altri Paesi fanno il rappresentante fiscale, non vedo quale possa essere il problema per Amazon di farlo per poter assolvere al versamento dell’imposta indiretta. Farne una questione politica va in direzione opposta a quella di far andare avanti il progetto.
Sui movimenti politici ferragostani: è chiaro ci siano aperture e ammiccamenti, e una volontà di riunificazioni da chi si vede diviso, è tutto legittimo. Ma a Rete questi movimenti e giochini in questo momento non interessano, siamo concentrati su quello che dobbiamo fare. L’invito che vorrei fare ai partiti di maggioranza è di occupare le energie sulla risoluzione dei problemi del paese e di mettere da parte un attimo questi movimenti. Meglio pensare a questo governo che al prossimo. Marco Gatti, Sds Finanze
Nel dibattito sono state poste una serie di questioni che meritano approfondimenti. Mi fa specie ancora oggi, dopo una relazione della Commissione di inchiesta che ha analizzato i fatti attorno banca Cis, continuiamo ad attaccare o a prendere distanze da quanto fatto dalle autorità, sostenendo che la Vigilanza avrebbe dovuto prendere decisioni su soggetti che dovevano comprare una banca a cui quell’autorità ha fatto un’esposto. Se come si legge nella relazione ci sono dei fatti in essere di ordine penale, credo che l’Autorità, se deve fare un esposto, allo stesso tempo deve mantenere riservatezza. Nella vicenda si parla di associazione a delinquere dei soggetti in banca Cis, in Vanca centrale…è una situazione per cui la riservatezza è un fatto dovuto prima di un esposto. Il fatto è che quel soggetto cui non è stata data autorizzazione non era palesemente in grado di fare l’acquisizione e obiettivo era in quello di cercare di portare via informazioni e dati di quella banca in stato di risoluzione, di cui non avevano più controllo. Visto che la vicenda è in mano al tribunale, la politica deve rimanere nell’ambito dei suoi poteri, quello di dare strumenti in caso, e deve lasciar fare al tribunale quello che deve fare. Il governo deve tutelare lo Stato e può farlo con la costituzione parte civile, può mettere in campo avvocati per tutelare lo Stato attraverso azioni nell’ambito del procedimento penale.. questo deve fare l’esecutivo. Il potere legislativo deve dare strumenti se servono. Il tribunale deve andare a vedere se ci sono dei misfatti e in caso sentenziare colpevolezza. Prenderò in esame la documentazione presentata agli atti, ma mi sembra alquanto particolare che venga posto un tema di bail-in rispetto a una normativa che è partita con la risoluzione bancaria che aveva già definito per decreto del 2020  le modalità di pagamento di quei titoli. Non ci si è inventati niente, si sapeva dal 2020 che i titoli di Stato sarebbero stati pagati in quella maniera. Questo governo ha fatto la scelta di cedere i crediti di imposta e intervenire con l’emissione di debito obbligazionario destinato alla finalità ultima nell’ordine delle priorità. 
Si è poi parlato di un paese in fallimento, che il governo non sta facendo niente. Vorrei ricordare come era il Paese a inizio del 2020, liquidità delle banche e dello Stato bassissima, nessun accesso ai mercati internazionali, nessun prestatore du ultima istanza, c’era un sistema bancario in perdita e un sistema internazionale che diceva che il nostro debito era insostenibile e non c’era possibilità di accesso a programmi del Fmi. Ad oggi mi sembra qualcosa sia ambiato, forse questo governo e la maggioranza, anche a fronte di una emergenza pandemica, ha accesso ai mercati internazionali, ha un prestatore du ultima istanza, la liquidità dello Stato e del sistema bancario è in sicurezza, il sistema bancario è tornato in utile, c’è una crescita economica esponenziale, e il governo ha dato il suo contributo. Adesso stiamo lavorando per portare avanti le riforme. Si è scelto di far sì che siano analizzate e portate in Aula poi per gli adempimenti previsti per legge e il governo lo sta facendo. E che il paese è cambiato non lo dico io ma il Fondo monetario.

Sull’avversità agli investimenti di Amazon: non c’è nessuna avversità, tutt’altro. Il problema è legale e non è la sicurezza del dato, ma la sovranità del dato. C’è il discorso della consegna dei beni in territori che deve scontare l’imposta a San Marino. Non solo per Amazon, ma per tutti i soggetti che consegnano a San Marino le imposte devono essere pagate nel nostro Stato, diversamente è evasione. E’ un aspetto da portare avanti. Poi definire come Amazon possa trovare le condizioni per investire nel nostro paese – e secondo me la tecnologia di Amazon è una soluzione da non sottovalutare- occorre  trovare soluzioni sulle condizioni legali della sovranità del dato e il governo sta approfondendo anche con Amazon. E’ un impegno e dovremo fare di tutto per far si che ci siano le condizioni perché Amazon venga a investire nel paese.

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