
ROMA – Una richiesta di incriminazione per genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra è stata formulata oggi da una commissione d’inchiesta dell’Onu nei confronti del comandante in capo e di altri cinque ufficiali dell’esercito birmano per un’offensiva che in Myanmar ha preso di mira le comunità rohingya. Nel documento si sottolinea la necessità di perseguire i “principali generali” della Birmania, compreso il comandante in capo Min Aung Hlaing, per stragi commesse negli Stati di Rakhine, Kachin e Shan. L’inchiesta era stata disposta nel marzo 2017 dal Consiglio dell’Onu per i diritti umani. Secondo gli inquirenti, nelle offensive sferrate dall’esercito sarebbero state uccise all’incirca 10mila persone.
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