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Mediterranea Saving Humans: “Vergognosa propaganda di Salvini a Lampedusa”

Lo ha detto la presidente Vanessa Guidi, a margine della conferenza stampa di presentazione del primo festival che la ong ha organizzato a Napoli dal primo al quattro settembre

Pubblicato:27-07-2022 13:02
Ultimo aggiornamento:27-07-2022 16:36

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NAPOLI – “Noi siamo convinti di quello che facciamo, salvare quelle vite umane, che si trovano in pericolo proprio per colpa nostra, è estremamente importante. Si trovano in pericolo per colpa di tutti quei fondi destinati da Italia ed Europa alla cosiddetta guardia costiera libica che provoca morte e tortura nel Mediterraneo centrale”. Così la presidente di Mediterranea Saving Humans, Vanessa Guidi, a margine della conferenza stampa di presentazione del primo festival che la ong ha organizzato a Napoli dal primo al quattro settembre.

La propaganda di odio di Matteo Salvini – evidenzia – non ci spaventa, dobbiamo continuare e intensificare le missioni in mare e in terra per essere coerenti nel sostenere i diritti umani e la vita delle persone. Il festival di Mediterranea sarà un punto fondamentale, ci troveremo insieme per discutere di quello che sta succedendo”. Guidi spiega come “Lampedusa è sempre stata la porta dell’Europa, è un popolo accogliente che è stato abbandonato per tanti versi. Noi cerchiamo di supportare la popolazione locale che accoglie come cerchiamo di supportare i rifugiati che si organizzano per protestare per i propri diritti umani in Libia. Il fatto che Salvini annunci di andare a Lampedusa a fare propaganda – attacca – è una cosa vergognosa. Non si sta impegnando in alcun modo per rendere le cose più umane, più facili, ma anzi fomenta tutto quello che può essere problematico nell’accoglienza. L’Europa e l’Italia devono lavorare su un sistema di accoglienza degna perché al momento non c’è. Questo, però, non vuol dire fermarsi nel soccorrere le vite che si trovano in mare”.

L’ANNUNCIO DI MEDITERRANEA SAVING HUMANS: “A NAPOLI IL NOSTRO PRIMO FESTIVAL”

Al centro del festival – spiega Laura Marmorale, dell’equipaggio di terra di Mediterranea Saving Humans a Napoli – ci saranno “i temi che ci appartengono e che caratterizzano l’intervento di Mediterranea nelle sue missioni di terra e di mare nel garantire la libera circolazione e la dignità delle persone che migrano”.

“Affronteremo – prosegue – le questioni principali che riguardano Frontex e il memorandum Italia-Libia, la gestione delle frontiere di terra, in particolar modo di Ventimiglia e della rotta balcanica, e porteremo a Napoli i rappresentanti delle principali organizzazioni non governative che si occupano di salvataggio delle vite umane nel Mediterraneo, riunite intorno al progetto della Civil fleet che è in mare, insieme a Mediterreanea ci saranno Alarm Phone, Oper arms, Sea Watch, Sea Eye. È importante che insieme ci presentiamo come lavoro collettivo e rappresentiamo – ha concluso Marmorale – quello che realmente succede nel mare Mediterraneo e lo consegniamo alla società civile”.


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