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VIDEO | Migranti, test del dna per far scoprire ai ministri le loro origini

Studenti cercano fondi per comprare apparecchi da portare a Roma

Pubblicato:27-07-2019 10:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:34
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BOLOGNA – Cosa significa davvero essere italiani? Chi sono effettivamente gli italiani ‘di sangue’? Grazie alla scienza si possono trovare le risposte e per questo un gruppo di studenti dell’Università di Bologna ha deciso di regalare un test del dna a ciascun membro dell’attuale Consiglio dei ministri così da scoprire le loro reali origini. “La nostra intenzione è sensibilizzare la società civile riguardo ai temi legati a migrazioni, identità e confini”, spiega Rosa Maria Currò, tra gli ideatori dell’iniziativa portata avanti da 12 ragazzi iscritti all’Università di Bologna. Attivi da marzo, tra eventi in città e campagne sui social network, puntano a raccogliere 3.000 euro per acquistare i ‘test delle origini’ forniti da National Geographic Us, per poi andare a consegnarli direttamente ai ministri.

“I test permettono di andare indietro di 10.000 anni nella nostra storia genetica mostrando, attraverso metodi di analisi scientifica, l’onnipresenza del movimento umano nella storia”, continua Currò spiegando che il progetto non tratta solo di biologia, ma porta con sé anche un alto valore simbolico. “Abbiamo scelto proprio i ministri perché sono i nostri rappresentanti e perché il loro ruolo sarebbe quello di diffondere la conoscenza e non stereotipi o false problematiche”. Per raggiungere la cifra prefissata e partire alla volta di Palazzo Chigi ‘Identità sconfinate’ si affida ad una campagna di crowdfunding alla quale si può contribuire sul sito Go Found Me (https://www.gofundme.com/f/identita-sconfinate?utm_medium=email&utm_source=product&utm_campaign=p_email%2B2300-co-team-welcome). Saranno gli stessi ragazzi a gestire direttamente i fondi raccolti sul sito e a portare a Roma i test del dna da sottoporre ai ministri.


“Non è chiaro quale sia per il nostro Governo il confine tra scelte politiche e propaganda xenofoba”, si legge sul manifesto dell’iniziativa, dove viene precisato che in caso di disavanzo del denaro dopo l’acquisto la somma rimanente sarà devoluta a Unchr, l’agenzia delle Nazioni unite che si occupa di migranti e rifugiati. ‘Identità sconfinate’ però non vuole soltanto ‘smascherare’ le origini etniche dei politici ma ha un’ambizione più profonda: sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che, come spiega la scienza, si è davvero tutti diversi e la diversità è normale. Per questo, da qualche settimana i ragazzi sono alla ricerca di persone che si sono già sottoposte al test del dna e che abbiano voglia di raccontare la loro esperienza. Nel primo video della rubrica “Prima gli italiani”, pubblicato di recente, Gaetano spiega come fosse da sempre convinto di avere origini spagnole perché il cognome di sua nonna è Castiglia ma “paradossalmente ho scoperto di essere una miscela di gruppi etnici lontani da quello spagnolo, tra cui quello greco, quello nordafricano e medio orientale”. Gaetano dopo aver fatto il test del dna si descrive “molto più complesso di come si poteva immaginare”.

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