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Referendum, Mattarella: Sento discorsi surreali come i Pokemon

"Lo spacchettamento? Non sta alle forze politiche deciderlo", dice il presidente della Repubblica

Pubblicato:27-07-2016 10:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:56

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mattarella_ventaglio

ROMA – Sul referendum per le riforme costituzionali “in queste settimane, talvolta, a proposito della data e del cosiddetto spacchettamento, mi è parso di assistere a discussioni un po’ surreali, quasi sulla scia della caccia ai Pokemon“. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale con l’Asp (Associazione stampa parlamentare).

“DATA NON C’E’ PERCHE’ ASPETTIAMO CASSAZIONE”

“La data del referendum” sulle riforme costituzionali “ancora non è stabilita per il semplice fatto che non è ancora possibile farlo“, ricorda il presidente Mattarella.”La procedura del referendum- sottolinea- è regolata dalla legge e l’iter per la fissazione della data può essere avviata soltanto dopo che la Corte di Cassazione avrà comunicato quali sono le richieste ammesse al referendum“.


Mattarella aggiunge: “Si è detto che vi sarebbe stato uno spostamento della data di celebrazione del referendum. Qualcuno ha anche invitato perentoriamente a comunicarne la data. Questo non è possibile. La Cassazione- ha concluso- ha tempo fino al 15 di agosto per comunicarlo, fino a quando non vi sarà questa comunicazione la procedura per fissare la data non può partire”.

“SPACCHETTAMENTO? NON LO DECIDE LA POLITICA”

“Si è parlato di discussioni tra le forze politiche su uno ‘spacchettamento’ della domanda referendaria. Va forse chiarito che, a quel riguardo, le forze politiche non avrebbero avuto alcun potere né possibilità di discuterne, così come non ne avrebbe avuto il capo dello Stato. Infatti, a fronte di una richiesta, laddove vi fosse stata, soltanto la Corte di Cassazione avrebbe potuto decidere sulla formulazione dei quesiti, e rigorosamente in base a valutazioni giuridiche, non a considerazioni politiche”, afferma Mattarella.

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