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Marino approva l’assestamento di bilancio 2015: 58 mln per le rotaie di metro A e B

Il sindaco: somme urgenze diminuite del 97%, maggiori entrate oper 86 mln

Pubblicato:27-07-2015 14:14
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:28

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I. Marino

I. Marino

“Abbiamo stanziato 58 milioni per i trasporti, in particolare per la sostituzione delle rotaie delle metro A e B: quello che facciamo è il primo intervento strutturale sulle rotaie di queste due linee, e ho aperto un’interlocuzione con il Governo e con il ministro Delrio. L’operazione di sostituzione delle rotaie delle metropolitane ha un costo importante in cui una partecipazione del Governo potrebbe essere necessaria”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, illustrando l’assestamento di bilancio 2015 del Campidoglio in commissione Bilancio, in merito all’investimento previsto di circa 58 milioni contenuto nel piano 2015-2017 per interventi sulla mobilità relativi alla manutenzione straordinaria del materiale rotabile e degli impianti e infrastrutture delle linee A e B della metropolitana, nonché manutenzione straordinaria di banchine della rete tranviaria.

“Purtroppo nelle amministrazioni precedenti nessuno aveva provveduto a sostituire le rotaie che si consumano- ha proseguito Marino- Noi pensiamo non solo al presente ma anche al futuro, per questo abbiamo iniziato a sostituirle. È un aspetto molto importante che nel passato non era stato affrontato”.

“Questo assestamento- ha aggiunto Marino- si concentra su minori e maggiori entrate e su minori e maggiori spese, e ci sono alcune notizie positive: la prima è che le somme urgenze, che è giusto esistano perché se c’è un’alluvione o un’improvvisa necessità di intervento si deve poter agire, da una verifica di Sabella risultano diminuite del 97%, dagli oltre 100 milioni di euro del 2013 ai meno di 3 milioni nel 2015, e questo indica la volontà del Comune di essere rigoroso e attento”.


Rispetto al bilancio di previsione approvato in Assemblea capitolina a marzo, ha spiegato Marino, “abbiamo maggiori entrate per 86 milioni di euro: in particolare quelle con vincolo sociale sono di circa 13 milioni di euro e quelle per la tutela ambientale di 12 milioni”. Inoltre, ha sottolineato il sindaco, “abbiamo voluto fare pulizia su come i bilanci venivano scritti in passato e quindi abbiamo fatto un accertamento straordinario dei residui attivi, che ammontano a circa 2 miliardi di euro, di cui 330 milioni di fondo rischi e 1,7 miliardi di crediti di dubbia esigibilità che venivano iscritti a bilancio creando per il Comune una situazione che non era certo di rigore e serietà. Quindi noi abbiamo voluto iscrivere a bilancio solo le entrate di cui eravamo assolutamente certi”.

“Negli anni passati il bilancio di questa città non era mai stato approvato nei termini di legge, prima del 2013 o non veniva approvato per nulla oppure veniva approvato verso la fine dell’anno. Noi abbiamo cambiato davvero strada, abbiamo votato in giunta il previsionale 2015 a dicembre 2014, esattamente come si dovrebbe fare in ogni azienda sana, e poi in Assemblea a marzo 2015: siamo stati la prima Città metropolitana a votare il bilancio dando un esempio al Paese, quando molti Comuni hanno chiesto al Governo di rinviare l’approvazione dei propri bilanci al 30 settembre”.

 

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