

Che la giornata avrebbe preso la piega giusta si è capito intorno alle 14. Dopo una mattinata passata ognuno a sistemare il proprio strumento (e a scadarsi suonando per conto proprio), sono cominciate le prove vere e proprie. Primi all’appello, i batteristi. E l’entusiasmo dei mille è subito schizzato, quando si è visto che i primi colpi di bacchetta erano sincronizzati tra loro e a tempo con la canzone. Dopo, è stato tutto in discesa. Fino alle 18 la canzone è stata provata e riprovata, con lunghe pause per riposarsi dal caldo. Poi, sono stati ripetuti sei ciak per il video ufficiale della performance (per le registrazioni è stato usato anche un drone), che sarà pubblicato su internet entro 48 ore. Dall’alto dei suoi cinque metri di palco, il maestro Marco Sabiu ha diretto con fermezza e partecipazione i mille rockers, aiutato da una sorta di metronomo luminoso (quattro luci rosse e verdi montate sulla sua impalcatura, che scandivano il tempo) e dal “click” in cuffia per una buona metà dei musicisti. “Mi ha chiamato Fabio a marzo- spiega Sabiu in una pausa caffè, nel pomeriggio- mi è sembrata subito una bella storia, incredibile. Mi ha convinto in un attimo. Come fai a dire di no a una cosa simile? Puoi solo lanciarti e vedere come va a finire”. Prima di cominciare, il maestro ha fatto fare un giuramento ai mille: di fare “solo le note necessarie”, di non suonare nelle pause e di “andare sempre a tempo”.
La platea dei musicisti era molto eterogenea: c’erano professionisti e dilettanti, alcuni 60enni e anche qualche bambino. I più giovani sono Simone e Riccardo, entrambi di 10 anni: il primo batterista, il secondo bassista, accompagnati dai loro papà. Ma c’erano anche intere famiglie, come la coppia di genitori, entrambi musicisti, con neonato e nonni al seguito. Sono gli stessi che hanno vinto i due biglietti (sorteggiati tra chi ha dato un contributo all’evento) per il concerto dei Foo Fighters a Bologna il prossimo 13 novembre. Nel parco si poi è aggirato per tutto il giorno anche il sosia di Dave Grohl (alias Nicola da Verona), che non si è mai negato per le foto e quattro chiacchiere coi “fan”.
A conti fatti, hanno partecipato per la precisione 985 musicisti. Un record comunque. “Chi ha tirato il pacco non sa cosa si è perso- dice Zaffagnini al microfono, alla fine delle registrazioni, rivolgendosi ai mille- avete fatto una roba incredibile. Voi dite grazie a me, ma io dico grazie a voi. Se ieri maledicevo quando ho avuto questa idea folle, oggi mi avete ripagato di tutto. Credevo che avrei sentito del rumore tutto il giorno e invece abbiamo fatto musica: abbiamo fatto rock”. In altre parole, “abbiamo fatto un miracolo”.
di Andrea Sangermano (giornalista professionista)
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