NEWS:

Covid, Magi: “A metà agosto possibile picco legato alla nuova ondata”

Il presidente dell'Ordine dei medici di Roma: "La nuova variante è molto più infettiva e contagiosa, anche se la sintomatologia è blanda. Capisco che la gente non ce la fa più ma serve prudenza"

Pubblicato:27-06-2022 18:06
Ultimo aggiornamento:27-06-2022 18:06

tampone
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Io, purtroppo, sono uno di quelli che aveva detto che i contagi da Covid sarebbero risaliti, perché anche in Europa avevamo una evidenza simile a livello epidemiologico”. Lo afferma, all’agenzia Dire, il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.

“Ci troviamo di fronte ad una variante Omicron BA.5 molto più infettiva e contagiosa rispetto alle altre – prosegue – e tutto questo era previsto. L’avevo detto in epoca non sospetta che intorno alla metà di agosto avremmo potuto avere un picco legato a questa nuova ondata. Chiaramente molto più blanda come sintomatologia, dato che ci sono meno ricoverati“.

LEGGI ANCHE: Speranza: “A ottobre si riparte con i richiami del vaccino Covid”


“Ovviamente noi ci auguriamo che la gente che ancora non si è vaccinata lo faccia presto – aggiunge il presidente dell’Omceo Roma – e che quanti non hanno fatto la quarta dose la facciano quanto prima. Ovviamente sarebbe poi sempre prudente indossare la mascherina ove ci siano assembramenti. Anche se non è obbligatoria, sempre che il Governo non decida di renderla tale“.

“Mi rendo conto che stavamo per vedere la libertà assoluta, lo capisco, la gente non ce la fa più ma è altrettanto vero che la prudenza si deve mantenere – spiega Magi – Siamo ancora nella pandemia, su questo non ci sono dubbi”.

LEGGI ANCHE: Covid, ad agosto disponibile il vaccino contro le sottovarianti Omicron

“È chiaro – precisa infine il presidente Omceo Roma – che per quanti hanno rispettato l’obbligo vaccinale la sintomatologia è legata mediamente a un po’ di febbre, a mal di gola, a dolori articolari, una situazione che passa abbastanza rapidamente. Sono preoccupato per i numeri, ma fortunatamente non ci troviamo nuovamente a fare i conti con una pandemia che sta mettendo sotto pressione ospedali e Pronto soccorso. Cosa che, però, potrebbe succedere anche nel mese di ottobre, quando le temperature saranno più basse”, conclude.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it