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Cinque mesi fa il crollo al cimitero monumentale di Napoli, l’associazione contro il Comune: “Manca censimento”

I familiari temono che i resti, dopo il crollo al cimitero, non vengano attribuiti correttamente. E hanno preparato un grafico sulle lastre di marmo distrutte

Pubblicato:27-06-2022 15:51
Ultimo aggiornamento:27-06-2022 15:51
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Cimitero_Poggioreale_napoli
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NAPOLI – Ad oltre cinque mesi dal crollo dei loculi ospitati al cimitero monumentale di Napoli “manca un censimento e la Curia ci ha risposto che sta cercando negli archivi, dove spesso risulta solo il nome dell’intestatario del loculo e non l’indicazione puntuale delle altre salme ospitate”. Così alla Dire Pina Caccavale, presidente del comitato ‘Crollo 5 gennaio 2022 – Insieme per non dimenticare’ che raccoglie una ottantina di familiari dei defunti le cui spoglie erano poste nei loculi crollati lo scorso gennaio in seguito al cedimento delle congreghe dei Dottori Bianchi e di San Gioacchino. E per cercare di favorire un censimento dettagliato alcuni rappresentanti del comitato hanno realizzato un grafico con i nomi indicati sulle lastre di marmo ormai distrutte.

Vogliamo essere presenti e presi in considerazione dal Comune“, ribadiscono dal comitato dopo l’approvazione del protocollo di collaborazione e assistenza tecnica tra palazzo San Giacomo e Comando dei vigili del fuoco per le attività di recupero dei resti mortali e delle urne cinerarie dei defunti dai manufatti dissestati.

Il timore, crescente dopo il nuovo crollo che nella notte tra il 4 e 5 giugno scorso ha interessato una porzione dell’edificio dell’arciconfraternita di San Gioacchino, è che i resti non siano correttamenti attribuiti e restituiti ai loro familiari.


Oggi alle 18, all’esterno dell’ossario, il comitato incontrerà il parlamentare della Lega Gianluca Cantalamessa che il 22 giugno scorso ha portato la questione del crollo nell’aula di Montecitorio annunciando l’intenzione di coinvolgere il ministero della Sanità per valutare la sussistenza di eventuali carenze igienico-sanitarie e ripristinare lo stato dei luoghi.

(immagine City Class da Wikipedia)

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