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Strage di Ustica, Bonfietti: “Bonafede insista su rogatorie”

La presidente dell'associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica chiede il rispetto delle sentenze di condanna dei ministeri dei Trasporti e della Difesa

Pubblicato:27-06-2020 11:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:34

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BOLOGNA – “Respingendo le vergognose campagne di falsità e depistaggi messe in atto dai nostalgici della bomba a bordo, ribadiamo che la verità è quella che ci ha consegnato il giudice Priore e poniamoci come irrinunciabile obiettivo, per la dignità stessa di questo Paese, di avere la totale spiegazione di quanto è avvenuto”. Lo ha detto Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei familiari della vittime della strage di Ustica nel suo intervento alla cerimonia di commemorazione del 40esimo anniversario dell’abbattimento del Dc9 Itavia. “‘C’era la guerra quella notte nei nostri cieli’– ricorda Bonfietti citando il giudice Rosario Priore- ‘il Dc9 è stato abbattuto’. Questa è la verità. Una verità che deve essere completata con l’individuazione degli autori materiali della strage: chi nel cielo quella sera ha compiuto l’azione mortale”.

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Dunque, conclude, “è ancora aperta una indagine da parte della Procura della Repubblica di Roma: a questi giudici deve essere fornito ogni tipo di documentazione. Crediamo a un ruolo determinante del ministero della Giustizia per la gestione delle rogatorie internazionali e per questo chiediamo al ministro Bonafede sforzi ulteriori, mentre gli riconosciamo l’impegno preso per la digitalizzazione di tutti gli atti relativi alla vicenda di Ustica”, conclude.


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BONFIETTI: “RISPETTARE LE SENTENZE E RISARCIRE ITAVIA”

La presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, Daria Bonfietti, chiede il rispetto delle sentenze di condanna dei ministeri dei Trasporti e della Difesa. Innanzitutto, quella che prevede il pagamento di un risarcimento alla compagnia aerea Itavia, sotto le cui insegne volava il Dc9, fallita dopo che le indagini sulla caduta del velivolo, oggetto di depistaggi, accreditarono la tesi del cedimento strutturale.

Diciamo con forza che solo i parenti delle vittime hanno trovato la determinazione per chiedere conto di tutto ciò e oggi abbiamo anche una serie di sentenze civili definitive che hanno condannato i ministeri dei Trasporti e della Difesa. Di queste sentenze chiediamo il doveroso e totale rispetto”, scandisce Bonfietti durante la cerimonia che si è tenuta in Consiglio comunale a Bologna. “E ricordiamo anche la sentenza che condanna i ministeri dei Trasporti e della Difesa a risarcire la compagnia Itavia fatta fallire a conseguenza dell’indegna menzogna del cedimento strutturale”, insiste Bonfietti. “Pensiamoci bene, questa non è soltanto una vicenda giuridico-amministrativa, è la restituzione della verità”, conclude.

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