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Farmaci indisponibili, Sifo lancia piattaforma ‘Drughost’ per mappare il fenomeno

I farmacisti ospedalieri di Sifo vogliono mappare e quantificare costantemente il fenomeno che rende irreperibili farmaci salvavita, spesso a causa di distorsioni del mercato

Pubblicato:27-06-2019 11:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:27
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ROMA – La temporanea irreperibilità di un farmaco rappresenta una importante criticità per le strutture ospedaliere e territoriali del Servizio Sanitario Nazionale poiché è messa a rischio la continuità della presa in carico del paziente. Un farmaco può risultare irreperibile principalmente perché carente oppure perché indisponibile. Le “carenze” sono generalmente legate a problemi produttivi, irreperibilità del principio attivo, provvedimenti di carattere regolatorio, imprevisto incremento dei consumi del medicinale, emergenze nei paesi di produzione o possono essere anche correlate alla non-redditività di farmaci “datati” o di basso costo. Le “indisponibilità” di un farmaco, invece, sono spesso generate da distorsioni del mercato riconducibili al fenomeno del “parallel trade” che sfrutta le differenze di prezzo dei farmaci sui mercati di differenti Paesi.

Le segnalazioni di indisponibilità arrivano dagli operatori sanitari (farmacisti, medici, infermieri), ma spesso anche dalle associazioni dei pazienti, che sono i soggetti coinvolti in prima persona negli effetti pericolosi di questa “indisponibilità”. “I farmacisti del Servizio sanitario nazionale sono costantemente impegnati a gestire ed attenuare gli effetti di queste carenze”, precisa Simona Serao Creazzola, presidente Sifo, “mettendo in atto varie strategie attraverso la gestione delle scorte, l’individuazione di terapie e forniture alternative, e, ove previsto, la gestione delle procedure per l’importazione del farmaco analogo dall’estero.

La necessità di intervenire in modo sistematico e incisivo sulle numerose segnalazioni riguardanti l’indisponibilità di medicinali nel nostro Paese ha portato, nel 2015, all’istituzione di un tavolo di lavoro cui prendono parte, con il supporto del Comando Carabinieri Nas, altri enti/associazioni pubblici e privati, e all’avvio di un progetto pilota che consentisse di individuare modalità condivise per l’intensificazione delle attività di vigilanza sulla concreta applicazione delle norme vigenti, attraverso una serie di controlli sul territorio”.


Sempre attenta agli effetti pericolosi di queste dinamiche e con l’intento di armonizzare il flusso delle segnalazioni di indisponibilità, la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO), in stretto rapporto con le Segreterie Regionali e con il supporto dell’AIFA, ha deciso di avviare il progetto “Drughost – Il primo portale dei farmaci indisponibili”, prima attività in questo ambito a livello nazionale ed anche in ambito europeo.

“Si tratta di una piattaforma web based”, è la spiegazione offerta da Marcello Pani, membro del direttivo Sifo e coordinatore del progetto, “alimentata dai farmacisti ospedalieri e territoriali per raccogliere tutte le segnalazioni di farmaci indisponibili. L’intento a cui vogliamo dare così concretezza è quello di mappare e quantificare costantemente il fenomeno che rende irreperibili farmaci salvavita e che molto spesso impedisce l’accesso alle cure farmacologiche da parte di pazienti affetti da patologie gravissime. L’alimentazione del DataBase della piattaforma avverrà a cura dei singoli professionisti e – dopo validazione da parte della Segreteria Regionale – l’analisi congiunta e incrociata dei dati provenienti dalla Piattaforma Drughost e delle segnalazioni inviate ad Aifa da parte delle aziende titolari di AIC forniranno una stima puntuale e rappresentativa di questa importante criticità che colpisce il Servizio Sanitario Nazionale”.

Perché, nell’ambito delle attività del Tavolo Tecnico, Sifo e Aifa hanno ritenuto opportuno avviare questo progetto sulla segnalazione delle mancate forniture di farmaci? Risponde Simona Serao Creazzola: “Il sistema di segnalazione delle mancate forniture agli ospedali servirà a rendere trasparenti disfunzioni e carenze oggi non visibili, e a permettere alle Regioni di ‘qualificare’ i fornitori, accedendo ai dati che verranno resi disponibili dal territorio. Un esercizio quindi importante per capire se esistano problemi sommersi, o incidenti ricorrenti che sia necessario riportare alle amministrazioni centrali, che potranno intervenire avendo a disposizione dati oggettivi e trasversali”.

“Il flusso di dati che verrà generato- aggiunge Marcello Pani – sarà coordinato con quello proveniente dalle farmacie, relativo ai farmaci mancanti, oggetto di un altro progetto parallelo di segnalazione avviato con Federfarma e le Regioni nell’ambito del Tavolo Tecnico Indisponibilità: il complesso dei d ati dovrebbe permettere di ottenere un’immagine affidabile della situazione, e di supportare interventi mirati”.

Il portale Drughost (attivo all’interno di www.sifoweb.it; l’accesso è possibile solo con specifiche credenziali) viene reso disponibile gradualmente su tutto il territorio nazionale attraverso una serie di “fasi di implementazione regionale”: il go-live del portale avviene oggi (giovedì 27 giugno) e la prima regione per cui viene attivato è la Puglia in concomitanza con il workshop “Carenze di farmaci: rischio clinico e responsabilità” (Padiglione Asclepios, Policlinico di Bari, 27 giugno; responsabile scientifico: Maria Ernestina Faggiano, Consiglio Direttivo Sifo) in cui si approfondiscono alcune specificità (carenza dei farmaci salvavita; carenza dei farmaci antiinfettivi; carenza dei radiofarmaci; risoluzioni galeniche: il farmacista di laboratorio nella gestione delle carenze) e in cui viene presentata una survey dell’Eahp (la Società Europea dei Farmacisti Ospedalieri) sul tema.

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