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Dramma migranti in Messico, Renzi: “Quando abbiamo smesso di essere umani?”

Su Facebook la riflessione di Matteo Renzi dopo la tragedia del padre e della sua bimba di 2 anni annegati nel Rio Grande in Messico mentre tentavano la traversata

Pubblicato:27-06-2019 08:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:27
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ROMA – “È ora di andare a letto. Ho finito di pensare al discorso di domani in Senato, sono provato dal fuso orario e non dormo nello stesso letto da dieci giorni. Ho sonno. Eppure non riesco a dormire. Perché l’immagine di quel babbo, di quel bimbo fa accapponare la pelle. È una immagine che viene dall’America, non da Lampedusa o da qualche isola greca, ma alla fine poco importa. Mi domando e vi domando. Quando è che abbiamo perso la nostra capacità di sconvolgerci? Come non renderci conto che noi italiani siamo un popolo di migranti dall’antica Roma alla storia del Novecento? E come non capire che se un padre rischia (e perde) la vita con suo figlio è perché non ha alternative. Non tutti siamo padri, ma tutti siamo figli”. Lo scrive su facebook Matteo Renzi.

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“E quell’immagine ci spezza il cuore- aggiunge-. Quando, di preciso, abbiamo smesso di essere umani e abbiamo iniziato a dire ‘La pacchia è finita’ a chi fugge dalla fame o dalla guerra? Fermiamoci prima che sia troppo tardi. Torniamo a essere orgogliosi custodi dei valori italiani. L’odio che stanno spargendo sul tema dell’immigrazione è un dramma sociale che produrrà effetti a lungo termine. Almeno noi, guardando quell’immagine, recuperiamo il senso di umanità e di pietà”.


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