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Teatro Opera Roma, coproduzioni e nuove creazioni: ecco stagione 2018-19

13 produzioni d'opera e 6 spettacoli di balletto: presentato il programma completo

Pubblicato:27-06-2018 17:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:18

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ROMA – Grandi coproduzioni, novita’ contemporanee e nuovi allestimenti per il repertorio piu’ classico. L’Opera di Roma si mette ‘al passo con i tempi’ e, in equilibrio tra innovazione e tradizione, presenta il suo programma 2018-2019 fatta di 13 produzioni d’opera e 6 spettacoli di balletto. Forte di un anno che “chiudera’ con poco meno di 14 milioni di incassi” e che ha visto aumentare il pubblico del 30%, il Teatro Costanzi aprira’ i battenti della sua stagione operistica con un nuovo allestimento del Rigoletto di Verdi (8 recite tra il 2 e il 18 dicembre 2018). Tra le coproduzioni, invece, spicca quella con il Theatre des Champs-Elysees, Chateau de Versailles Spectacles e Canadian Opera Company, con cui il Teatro dell’Opera di Roma dal 15 al 22 marzo portera’ in scena il nuovo allestimento dell’Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, che manca sulle scene del Costanzi da cinquant’anni. In coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia con un nuovo allestimento arrivera’ a Roma dal 14 al 20 aprile la piu’ famosa delle operette: La vedova allegra di Franz Lehar, mentre dal 23 maggio al primo giugno arrivera’ una nuova produzione che portera’ in scena L’angelo di fuoco di Sergej Prokof’ev.

“Ampliare i confini del teatro musicale e aprirsi a creazioni dei nostri giorni non e’ frequente oggi nei teatri d’opera italiani. Lo facciamo perche’ abbiamo molta fiducia nel nostro pubblico”, ha detto il sovrintendente Carlo Fuortes che ha sottolineato come “l’allargamento del pubblico e’ un chiodo fisso per noi, perche’ l’aumento e’ fondamentale per il bilancio”. La stagione 2018-19 sara’ conclusa a novembre da una prima assoluta, composta da tre recite di Un romano a Marte, con la musica di Vittorio Montalti e il libretto di Giuliano Compagno. Si tratta dello spettacolo vincitore del concorso per giovani compositori, bandito dal Teatro dell’Opera di Roma per valorizzare e portare in scena nuovi autori contemporanei con titoli mai rappresentati e ispirati alla citta’ di Roma.

Nuovi allestimenti anche per il balletto, diretto da Eleonora Abbagnato, che si aprirà con un grande classico del repertorio, Il lago dei cigni di Benjamin Pech, da Marius Petipa e Lev Ivanov, in scena al Teatro Costanzi da venerdì 28 dicembre 2018 a domenica 6 gennaio 2019. La stagione prosegue con il balletto Carmen, un nuovo allestimento della Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma. La nuova creazione coreografica in scena al Teatro Costanzi da sabato 2 a domenica 10 febbraio 2019 è affidata al ballerino e coreografo ceco Jirí Bubenicek. Dopo due grandi classici l’appuntamento è con Serata Philip Glass, un omaggio al famoso compositore statunitense, mentre la stagione si conclude con la ripresa del Don Chisciotte di Laurent Hilaire, ispirato alla versione originale per l’American Ballet Theatre di Mikhail Baryshnikov.


Non poteva mancare Caracalla, che per la prossima stagione anticipa già da ora i titoli delle tre opere liriche in programma. A partire da un nuovo allestimento dell’Aida verdiana, che mancava da Caracalla dal 2011, a cui si aggiungeranno la riproposta de La traviata e del balletto Romeo e Giulietta: entrambi andranno in scena tra pochi giorni per la nostra stagione estiva di quest’anno.  Oltre l’Opera, il Costanzi presenta che una proposta inedita che occuperà il palcoscenico dal 9 al 15 settembre 2019. L’idea parte dal 1968, quando l’artista americano Alexander Calder realizzò per il Teatro dell’Opera di Roma un evento-spettacolo, Work in progress, della durata di diciannove minuti, basato sulle sue forme in movimento, i celebri mobiles. Il tutto su musica, registrata, di Niccolò Castiglioni, Aldo Clementi e Bruno Maderna, con la regia di Filippo Crivelli. Circa un anno fa, in occasione della presenza romana di William Kentridge, il Teatro ha chiesto all’artista di allestire una ‘seconda parte’ di quella serata, un’’Opera d’arte’ con piena libertà d’ideazione e di scelta (e con l’unica limitazione di impiegare di nuovo una musica registrata). L’evento spettacolo, intitolato Waiting for the Sybil, arriverà a settembre 2019 a distanza di poco più di cinquant’anni dal fatidico 1968. Immancabile infine il progetto OperaCamion, che tornerà il prossimo anno con un nuovo titolo che girerà per le piazze di Roma e del Lazio sul camion, ormai famoso, appositamente attrezzato per contenere le scene e i cantanti.

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