Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Presentato in Giamaica un programma di ricerca sulla marijuana con l’obiettivo di “lanciare l’isola nel ruolo di esperto di punta sull’uso medico della cannabis”. A illustrare l’iniziativa è stato in settimana a Kingston il ministro della Scienza, dell’energia e della tecnologia Andrew Wheatley. Secondo il quotidiano ‘Jamaica Observer’, il progetto è stato ufficializzato con un’intesa da due milioni di dollari tra la società Jmcc Limited, nata per importare cannabis terapeutica dalla Giamaica al Canada, e l’agenzia governativa National Foundation for the Development of Science and Technology (Nfdst).
In dieci anni, l’accordo punterebbe a “identificare, isolare e conservare i ceppi locali di cannabis per uso medicinale, utilizzando metodi avanzati di biotecnologia vegetale, botanica e agricola”.
Secondo il ministro, “la Giamaica possiede alcune delle migliori varietà di marijuana del mondo” ma si ritiene che un Paese, non meglio definito, “sia in possesso di tutte le varietà indigene” dell’isola caraibica e “stia facendo ricerca su di esse”. Sostenere la crescita nazionale attraverso lo sviluppo sostenibile dell’industria della cannabis terapeutica è “un diritto di nascita” della Giamaica, ha detto Wheatley. Che ha aggiunto: “Non possiamo consentire a persone che arrivano da fuori di venire a prenderselo”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it