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Adinolfi: “Sbagliato distribuire i preservativi nelle scuole”

Secondo Adinolfi la campagna a favore dei preservativi serve solo ad aumentare la promiscuità sessuale

Pubblicato:27-06-2017 11:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:28

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ROMA – “Dico da molto tempo che tutta la campagna a favore dei preservativi serve solo ad aumentare la promiscuità sessuale, ad aumentare il livello di trasmissione delle malattie veneree e sicuramente non crea nessuna condizione positiva per i giovani. Distribuire i preservativi nelle scuole è sbagliato”. Così Mario Adinolfi, intervenuto ai microfoni di Ecg, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano.

“Se tu vuoi educare i giovani al rispetto del proprio corpo- ha continuato- li devi educare ad una sessualità responsabile. Se arriva tuo figlio e ti dice sai papà voglio andare a prostitute e tu gli allunghi cento euro e gli dai i preservativi, non gli fai del bene. Invece se ti dice una cosa del genere gli devi dare un bello schiaffone e lo tieni a casa. Bisogna educare ad una sessualità responsabile. Se invece mio figlio mi dicesse che si è innamorato di una ragazza, gli direi di rispettarla e di non farci nulla fino a quando non ha delineato un percorso da farci insieme. Sono convinto che il bene dei giovani passa attraverso una sessualità responsabile, non è possibile che a scuola si debba insegnare a mettere il preservativo al cetriolo.

I contraccettivi in una coppia sposata? Esistono degli splendidi metodi naturali, senza dimenticare il salto della quaglia. E’ molto bello fare l’amore con forza, con libertà, senza preservativo. E’ meglio anche dal punto di vista sessuale. Bisogna educare a non darla via, non è bello che la ragazzina a sedici anni la dà al primo che passa. Educhiamo alla fedeltà. Ce lo chiedono i giovani”.


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