Romana Maggiora Vergano: ironico e serio, ‘C’è ancora domani’ è come la vita

Intervista all'attrice interprete di Marcella nella pellicola di Paola Cortellesi

Pubblicato:27-05-2024 18:54
Ultimo aggiornamento:27-05-2024 18:54

Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Romana Maggiora Vergano risponde alle domande delle studentesse e degli studenti con la sincerità che si riserva alle persone vicine. E lei lo è. Per età, certo, ma anche per quel senso di possibilità e speranza di cui sono piene, per fortuna, le nuove generazioni. Classe 1997, l’attrice incontra le ragazze e i ragazzi di alcuni licei romani nella Sala Nilde Iotti della Camera dei deputati, dove è stato proiettato ‘C’è ancora domani’, il film di Paola Cortellesi vincitore del Premio David Giovani, riconoscimento fondato nel 1997 dall’Agiscuola e assegnato dagli studenti delle scuole secondarie di secondo grado provenienti da tutta Italia. Nella pellicola, Romana interpreta Marcella, la figlia della protagonista Delia.

L’INTERVISTA

Che effetto fa essere qui a dialogare con i più giovani sul tuo ruolo in C’è ancora domani?

“E’ una emozione grandissima, perché questa biblioteca è un posto meraviglioso che avevo visto tanti anni fa in gita scolastica. Tornare con questo film è molto significativo. Gli incontri con gli studenti sono sempre meravigliosi, forse perché io sono vicina alla loro generazione, mi danno sempre tanta ispirazione. Vedere come hanno accolto il film, gli spunti di riflessione che ha lasciato loro, vederli così interessati anche a conoscere la mia esperienza all’interno del film, ma anche di me come persona, come attrice, è un regalo incredibile che continua a farmi questo film”.

Oggi ti hanno rivolto le loro domande, ma quali sono state le tue quando hai letto per la prima volta il copione?

“Mi sono chiesta tante cose. Intanto, se sarei stata all’altezza, perché mi è arrivato subito questo peso importante che Marcella ha all’interno della storia. Un peso che nella narrazione forse non arriva come poi arriva nel finale, perché Marcella crede di agire per sé stessa, ma in realtà è chiaro che è collegata a tutte le altre donne, sia della sua generazione che più grandi o più giovani. E’ un po’ un simbolo. Ho sentito immediatamente questa responsabilità e ho chiesto a Paola (Cortellesi, ndr) se sarei stata all’altezza. Le ho chiesto un supporto che non mi è stato mai negato: Paola c’è stata sempre, da quando mi ha raccontato il film a quando abbiamo letto la sceneggiatura insieme, durante le riprese e dopo, nella promozione. È una donna incredibile, mi ha accompagnata per mano in questa interpretazione e continua a regalarmi tanto”.

‘C’è ancora domani’ è un film che ha parlato a tantissime persone, di ogni generazione. Da cosa dipende questo successo?

“Mi piace ricordare, come spesso ricorda Paola, che lei non voleva lasciare un messaggio con questo film, quanto lasciare uno spunto di riflessione che fosse personalissimo per tutti gli spettatori. Credo che i motivi del successo siano tantissimi, ma il fatto che Paola riesca ad arrivare al cuore delle persone di qualsiasi età, ceto e con qualsiasi tipo di esperienza di vita dipende dal linguaggio molto semplice e diretto, ironico, ma anche profondamente serio: è come la vita. Lei è così e il suo film è così. E così lei è riuscita a parlare a tante persone. E poi penso che anche l’uso del bianco e nero, il fatto di aver raccontato una storia ambientata nel passato ti dà il permesso di guardare una realtà con un certo distacco, permettendoti così di farti delle domande più precise proprio perché nel momento in cui la guardi, senti che non ti riguarda quella storia, perché la vedi in bianco e nero, la vedi ambientata in un’epoca che non è la tua, ci sono dei ragazzi che hanno la tua età, ma sono vestiti in modo differente. Questo distacco ti permette di guardare in modo più lucido e oggettivo diverse dinamiche relazionali e sistemi culturali. Credo che questa sia tra le forze di questo film”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy