
TOKYO – Secondo quanto annunciato in conferenza stampa dallo stesso primo ministro Fumio Kishida, “il Giappone riprenderà ad accettare turisti stranieri a partire dal 10 giugno“, ponendo di fatto le basi per rilanciare il turismo in entrata nel Paese per la prima volta negli ultimi due anni di pandemia da Covid-19.
L’apertura delle frontiere avverrà per gradi: da giugno, il limite di ingressi giornalieri dall’estero salirà dai 10mila attuali a 20mila, e saranno aperte le porte ai turisti stranieri partendo dapprima dai gruppi in visita guidata, per agevolare il controllo dei contagi e la mappatura degli spostamenti. Sempre a partire dal prossimo mese, gli aeroporti di Naha e New Chitose, porte di accesso alle famose località turistiche di Okinawa e Hokkaido, riprenderanno i collegamenti con l’estero.
Nel 2018, il Giappone ha raggiunto e superato i 30 milioni di visitatori dall’estero, incentrando i propri sforzi sul potenziamento dell’offerta turistica come motore per la ripresa economica. A partire dall’inizio della pandemia, però, gli ingressi sono crollati fino al 99,9 per cento dello scorso aprile, a causa del blocco delle frontiere deciso dalle autorità per contenere la diffusione della pandemia.
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