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Migranti, riconoscimento alla motovedetta CP 289: in due operazione salvate 80 persone

Premiato a Reggio Calabria l'equipaggio della motovedetta che si è distinta nelle missioni internazionali Poseidon 2016 in Grecia e J.O. Indalo 2018 in Spagna

Pubblicato:27-05-2021 16:38
Ultimo aggiornamento:27-05-2021 17:09
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premio motovedetta reggio calabria
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REGGIO CALABRIA – “È un onore per noi ospitare questa cerimonia. Ringrazio la capitaneria di porto e l’ammiraglio Antonio Ranieri perché ci richiamano all’alto valore e il sacrificio quotidiano, spesso silenzioso, delle donne e uomini della guardia costiera che da anni sono impegnati in attività di messa in sicurezza del nostro territorio, di salvataggio di vite umane in mare. Questo è un argomento di straordinaria attualità anche oggi, purtroppo, anche alla luce delle immagini terribili che ci giungono dalle nostre coste”. Così alla Dire il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà in occasione della consegna di un riconoscimento alla motovedetta CP 289 della capitaneria di porto di Reggio Calabria distintasi nelle due missioni internazionali – Poseidon 2016 in Grecia e J.O. Indalo 2018 in Spagna – nel Mediterraneo aventi come obiettivo salvare migranti e i rifugiati che cercano di raggiungere l’Europa intraprendono viaggi in mare in cui rischiano la vita poiché, come chiarisce il Consiglio d’Europa, i trafficanti ricorrono a tattiche sempre più pericolose per attraversare il Mediterraneo.
“Questa – ha aggiunto Falcomatà – è anche l’occasione per ribadire il ruolo che devono avere le città rispetto a queste situazioni e credo che Reggio Calabria abbia sempre fatto la propria parte, dimostrando grande umanità, accoglienza, solidarietà ed inclusione”.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il direttore marittimo della Calabria e della Basilicata tirrenica contrammiraglio Antonio Ranieri, il presidente dell’associazione nazionale marinai d’Italia Gruppo M.O.V.M. T. Gulli di Reggio Calabria Calogero Aquilina e il comandante della motovedetta CP 289, primo maresciallo Antonio d’Arrigo, insieme al suo equipaggio: Nino Calabrò (primo maresciallo), Giovanni Bisazza (II capo scelto), Demetrio Pitasi (II capo scelto), Cosimo Miduri (sottocapo 1 classe scelto), Domenico Grutteria (sottocapo 1 classe scelto), Alessio Calabrò (sottocapo 1 classe scelto).

D’ARRIGO (COMANDANTE): “IN MARE SI CERCA DI SALVARE TUTTI”

“Per noi è un riconoscimento importante che ci onora. Un gesto molto apprezzato. Il nostro lavoro è anche passione, lo facciamo per scelta, orgogliosi di appartenere alla Guardia costiera italiana e orgogliosi di avere rappresentato l’Italia in due missioni internazionali”. Così alla Dire il Comandante della motovedetta CP 289 primo maresciallo Antonio d’Arrigo, in forza alla Capitaneria di porto di Reggio Calabria, a margine del riconoscimento consegnato dalla Città metropolitana per l’impegno dimostrato, con tutto l’equipaggio, nel corso di due operazioni internazionali nel Mediterraneo.
“Questo lavoro – ha aggiunto – ci comporta tanti sacrifici, lontano dalle nostre famiglie, ma ci rappresenta. La maggior parte dei soccorsi avvengono purtroppo con mare formato (ovvero con onde), quindi in situazioni complicate. Ce ne sono capitate diverse, in quei casi: occorre mettere in campo tutta l’esperienza marinaresca e si cerca di salvare tutti, con professionalità e coraggio”.
Nello specifico, la motovedetta CP 289 ha svolto 21 missioni di pattugliamento, prima in Grecia e poi in Spagna, coprendo un’area di 2.637 miglia e portando in salvo oltre 80 persone.


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