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Giovedì 27 maggio nuovo appuntamento con ‘Ulisse: il piacere della scoperta’, le anticipazioni

Alberto Angela condurrà gli spettatori in un’Assisi inedita, vuota a causa della pandemia, e ripercorrerà la vita di San Francesco e Santa Chiara

Pubblicato:27-05-2021 13:07
Ultimo aggiornamento:27-05-2021 13:10

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ROMA – Giovedì 27 maggio in prima serata, alle 21.25, su Rai1 quarto appuntamento con l’inedito ciclo di puntate di ‘Ulisse: il piacere della scoperta’. Alberto Angela condurrà gli spettatori in un’Assisi inedita, vuota a causa della pandemia. Tra i vicoli della città, lì dove si è svolta la vicenda di San Francesco, verranno narrate le tappe fondamentali del suo percorso verso la fede: dalla chiesa di San Damiano, dove secondo la tradizione le parole di un crocifisso cambiano per sempre la sua esistenza, alla Porziuncola ora situata dentro la Basilica di santa Maria degli Angeli, che diventerà il suo quartiere generale e quello dei ragazzi che si uniranno a lui. 

A loro si aggiungerà una ragazza nobile, Chiara. Sfuggita a un destino che la voleva moglie e madre, rivelerà nel tempo tutta la sua grandezza. È la prima donna nella storia che scrive una Regola per il suo ordine, ottenendo la bolla da parte di Papa Gregorio IX. Nel Sacro Convento di Assisi Alberto Angela ‘accolto da Padre Moroni’ e da Sergio Fusetti, restauratore della Basilica di San Francesco, salirà fino alle vele del tetto per seguire l’importante restauro dei celestiali affreschi di Giotto.

 Nell’Eremo delle carceri lo spettatore rivivrà le atmosfere di meditazione e preghiera. Ulisse farà infine tappa nel Santuario di Greccio, nella valle del reatino molto cara al Santo. Insieme alla medievalista Chiara Frugoni, la massima esperta degli studi sul santo, emergeranno gli aspetti sovversivi di Francesco. 


La storia di un uomo che, senza mai chiedere privilegi alla Curia, lavora insieme ai suoi compagni ovunque si possa aiutare qualcuno. In cambio non accettano danaro, perché la povertà ha un valore e vuol dire essere liberi: liberi di amare senza riserve. Sarà proprio questo a scandalizzare i suoi contemporanei, in un momento molto intenso dello sviluppo economico d’Europa. Tra crociate e paure delle epidemie, il cuore semplice di Francesco risulta spiazzante. Qualcuno lo adora per altri è solo un balordo da bullizzare. Francesco risponderà con il suo marchio distintivo: “l’amore della povertà mai disgiunto dalla letizia”. Francesco troverà il suo tesoro tra i poveri e i lebbrosi. E il Dio che tanto amava tra gli ultimi.

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