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“Come pediatri stiamo portando avanti 5 proposte per ribadire il ruolo centrale della scuola e l’importanza di investire in cultura e formazione per coltivare il benessere dei bambini: chiediamo una scuola a tempo pieno, in cui ci sia la refezione e i bambini possano imparare cosa mangiare, come prepararlo, qual è il valore nutritivo dei cibi; una scuola in cui sia possibile praticare attività sportive; attività musicali; una scuola in cui i bambini vengano educati al bello”. A dirlo è Alberto Villani, presidente uscente della Sip, aprendo i lavori del 76esimo Congresso italiano di pediatria, in programma fino a venerdì 28 maggio e dedicato ad Antonello Del Vecchio, tesoriere della Sip, scomparso pochi giorni fa.
“La malattia di Kawasaki ha una maggiore incidenza nei maschi rispetto alle femmine, con un rapporto di 1.5-1.7 a 1. I maschi sono anche più resistenti alle terapie e più a rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari. Dunque si può dire che il genere maschile sia un fattore di rischio nella patogenesi e nel decorso della patologia”. A sottolinearlo è Alessandra Marchesi, pediatra dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, nel corso del suo intervento al Congresso italiano di Pediatria dedicato a ‘Medicina di genere e malattia di Kawasaki’. Quelle illustrate da Marchesi sono le conclusioni di uno studio del Bambino Gesù svolto tra gennaio 2005 e agosto 2018 su un campione di 250 pazienti di età compresa tra 1 mese e 18 anni.
“Le terapie intensive pediatriche nel nostro Paese sono poche, 23 in tutto, mediamente di piccole dimensioni distribuite in modo non omogeneo sul territorio nazionale e in un numero nettamente inferiore alle terapie intensive neonatali, pari a 116”. Lo afferma Rinaldo Zanini, pediatra, già direttore del dipartimento Materno infantile dell’Azienda ospedaliera di Lecco.
“E’ stato stimato che in un anno nel mondo 30 milioni di bambini sotto ai 5 anni si ammalano con il virus respiratorio sinciziale, più di 3,5 milioni di questi vengono ricoverati e circa 100.000 muoiono, prevalentemente nei Paesi in via di sviluppo. È un virus che colpisce tutte le età, dal neonato alla persona anziana con comorbidità e le manifestazioni cliniche che dà dipendono dall’età e dallo stato immunitario del paziente”. A dirlo è Fabio Midulla, presidente Simri.
È in corso, presso l’ospedale San Jacopo di Pistoia, uno studio per la caratterizzazione del microbioma intestinale dei bambini nati presso la struttura ospedaliera tra il 2020 e il 2023. “Lo studio mira a comprendere se sia possibile stabilire una correlazione tra caratteristiche quali/quantitative del microbioma e alcuni tra i fattori ad oggi considerati condizionanti”. A spiegarlo è Livia Drovandi, pediatra presso il dipartimento Materno infantile ospedale San Jacopo di Pistoia.
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