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Da Sofocle a Popper, i video degli studenti per il decennale del Festival Filosofia

Il tema del 2020 è 'Macchine': gli studenti hanno fatto rete e realizzato 52 clip

Pubblicato:27-05-2020 11:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:23

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MODENA – Grazie anche a un lavoro a distanza durante il lockdown, sono online i 52 videoclip in vista della prossima edizione del Festival Filosofia, dedicata al tema “macchine“. Nella sezione ‘Progetto Clip’ del sito festivalfilosofia.it i protagonisti sono gli studenti degli istituti di Modena, Pavullo e Sassuolo che interpretano, nelle cornici delle tre città, brani di Sofocle, Bacone, Galilei, Cartesio, Spinoza, de La Mettrie, Leopardi, d’Alembert e Diderot, Leibniz, Bergson, Kant, Marx, Simone Weil, Pirandello, Mary Shelley, Isaac Asimov, Searle, Popper, Turing, solo per citare una parte dei 30 autori selezionati.

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I 52 video mirano ad esaltare aspetti storici, teorici, filosofici e letterari dei temi al centro del ventennale del festival (confermato nonostante l’emergenza sanitaria), quindi lavoro, automazione, arti e tecniche, macchine, coscienza e intelligenza artificiale. Hanno partecipato in tutto al progetto, che si ripete per il settimo anno, sette scuole: l’istituto Cattaneo-Deledda, i licei Muratori-San Carlo, Tassoni e Wiligelmo di Modena, il Liceo Formiggini di Sassuolo e, per il secondo anno consecutivo, l’istituto Marconi e il liceo Cavazzi-Sorbelli di Pavullo nel Frignano. In rappresentanza di 24 classi, sono stati coinvolti nella realizzazione dei video più di 180 studentesse e studenti, in qualità di lettori, operatori di ripresa e montaggio.


Orientati dal festival, classi o gruppi ristretti di studenti hanno scelto assieme ai loro insegnanti opere e brani nei quali il tema “macchine” è trattato in modo significativo, presentando anche traduzioni originali dei testi, per realizzare infine i video, coadiuvati dai registi dello Sted di Modena. È non è mancato il lavoro svolto quest’anno dagli studenti durante il lockdown, insieme ai docenti e allo staff del festival: i ragazzi si sono infatti messi in gioco, con l’aiuto dei registi, garantendo la propria partecipazione e quindi la conclusione delle attività anche da casa, in modalità a distanza.

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