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Bologna, ex caserma si circonda di installazioni d’arte

Gli studenti hanno svelato a residenti e curiosi le loro opere

Pubblicato:27-05-2017 11:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:16

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ROMA – Installazioni visuali, mappe, voci dei rifugiati. Due sere fa gli studenti dell’Accademia di Belle arti di Bologna hanno portato all’ex caserma Sani i loro ‘interventi’ di arte pubblica sparsi all’esterno della struttura, in disuso ormai da anni e oggetto di un’occupazione nel 2014 da parte dei collettivi, terminata con uno sgombero. Il progetto si chiama “Osmotic pressures” ed è promosso dall’associazione culturale Area C-Contemporary cultures in collaborazione con il Quartiere Navile e la stessa Accademia.

Gli studenti hanno svelato a residenti e curiosi le loro opere: dalle cuffiette per ascoltare la storia di un rifugiato che partecipò all’ultima occupazione, alle panchine coperte di immagini dell’interno dell’edificio, alla sedia per scrivere i propri pensieri legati al luogo. C’è perfino una rete da pallavolo disegnata sul muro per giocare con una palla invisibile, in omaggio alla celebre scena del film di Antognoni.



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