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Negli Stati Uniti le malattie mentali si curano con l’ecstasy

Il mercato degli psichedelici potrebbe valere oltre 8 miliardi di dollari entro il 2028. Anche l'Australia segue la via di Washington

Pubblicato:27-04-2023 16:08
Ultimo aggiornamento:27-04-2023 16:08

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ROMA – Curare le malattie mentali con le droghe allucinogene come l’ecstasy? Secondo il fondatore e presidente dell’organizzazione no-profit Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies (Maps), Rick Doblin, questa è la strada che intenderebbe percorrere già quest’anno il governo degli Stati Uniti. La notizia trova spazio sul portale della rivista ‘Nature’.

I RISULTATI DELLO STUDIO CLINICO

Da uno studio clinico di fase III condotto nel 2021 dal Maps, su 90 persone affette da disturbo da stress post-traumatico è emerso che quanti hanno ricevuto Metilenediossimetamfetamina (Mdma o Ecstasy) insieme alla psicoterapia avevano il doppio delle probabilità di riprendersi dalla condizione rispetto a quanti hanno ricevuto la psicoterapia con un placebo.
Nei prossimi mesi l’associazione Maps pubblicherà un secondo studio ed è intenzionata a chiedere alla Food and drug administration statunitense di approvare il farmaco come trattamento legale per il disturbo da stress post-traumatico, probabilmente entro ottobre.
L’approvazione della Fda segnerebbe un punto di svolta per le droghe psichedeliche, da tempo illegali e quindi difficili da studiare. Secondo una recente analisi, si legge, il mercato degli psichedelici potrebbe valere oltre 8 miliardi di dollari entro il 2028.
Rick Doblin, che ha definito ‘ottimi’ i risultati raggiunti, si augura che il cambiamento del modo di considerare le droghe allucinogene apra la porta ad altri psichedelici terapeutici, tra cui ketamina, ayahuasca (nota anche come la ‘liana degli spiriti’ o ‘liana dei morti’, un decotto psichedelico a base di diverse piante amazzoniche capace di indurre un effetto visionario), Lsd (acido), psilocibina (l’ingrediente attivo dei funghi magici) e numerose sostanze chimiche sintetiche attualmente in fase di sviluppo.

L’AUSTRALIA SULLA VIA DI WASHINGTON

Intanto, non solo gli Stati Uniti sembrano essere intenzionati a dare il proprio assenso all’uso della terapia psichedelica per la cura delle malattie mentali. Anche se con forti limitazioni, nel febbraio scorso l’Australia ha infatti approvato l’Mdma, che esiste dal 1912, come trattamento per il disturbo da stress post-traumatico.
Secondo Doblin, i centri di cura spunteranno presto in tutto il mondo, 6.000 solo negli Stati Uniti, dove le persone con stress post-traumatico (Post Traumatic Stress Disorder, Ptsd) e altre malattie psichiatriche potrebbero utilizzare in modo sicuro e legale l’Mdma e altri farmaci psichedelici sotto la guida di terapisti specializzati.
I dubbi, però, non mancano, e sono legati in particolar modo a come somministrare l’Mdma e su chi potrebbe effettivamente essere chiamato a farlo.


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